Ferrara, 25 novembre 2012 - FLAVIO Romani, originario di Badia Polesine ma da anni trapiantato a Ferrara per lavoro (opera nel settore della comunicazione) e per amicizie, è il nuovo presidente nazionale dell'Arcigay. Quarantacinque anni, da nove alla guida dell'associazione estense ha superato il presidente uscente Paolo Patanè, a conclusione del quattordicesimo congresso nazionale che si è concluso alla Sala Estense dopo tre giorni di dibattito su temi quali i diritti civili, l'urgenza di una normativa sull'omofobia, i problemi delle coppie omosessuali alle prese con la crisi economica. "Il nostro compito principale - ha affermato Romani subito dopo l'investitura - resta quello di garantire diritti ed una legge che ci protegga da assalti e insulti". Sono 160mila, a livello nazionale, gli iscritti all'Arcigay che continua a rappresentare "nel ricco panorama associativo, l'entità che ha peso, ruolo ed energia - ha proseguito Romani -; sentiamo la responsabilità di dover concretizzare programmi e progetti, anche in un momento in cui la stessa vita dell'Arcigay, sotto il profilo della solidità economica, è molto complicata. Ma ce la faremo anche stavolta". Al termine del congresso eletto anche il nuovo segretario nazionale (Michele Breveglieri) ed il consiglio.

Stefano Lolli