Ferrara, 28 marzo 2013 - Non bastano le scuse tardive all’indomani della manifestazione promossa dal sindacato indipendente di polizia Coisp davanti al Comune di Ferrara.
Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi il ragazzo diciottenne morto nel settembre 2005 dopo essere stato fermato e controllato da quattro agenti della polizia, ha deciso di querelare il segretario del Coisp Franco Maccari.
 

Ieri i poliziotti hanno voluto esprimere solidarietà ai quattro colleghi condannati in via definitiva per omicidio colposo. Per protesta Moretti, che lavora nell’ufficio comunale a pochi metri da dove si è svolto il sit-in, ha esposto l’immagine del figlio ucciso. “Maccari è arrivato a sostenere che la foto del viso martoriato di mio figlio sarebbe addirittura un fotomontaggio - ha scritto sulla sua pagina Facebook Moretti -, mi piacerebbe tanto che lo fosse, ma purtroppo così non è”. Quindi le scuse del sindacalista sono state respinte al mittente. “Maccari risponderà di queste affermazioni di fronte all’autorità giudiziaria - ha spiegato la mamma di Aldrovandi - perché ho dato già incarico al mio avvocato Fabio Anselmo di sporgere querela nei suoi confronti e d’ora in poi parlerà lui per me”.
“Sono nauseata e disgustata da tutto questo - ha aggiunto Moretti -. Respingo fermamente la solidarietà ipocrita di Maccari che continua ad insultarmi. Maccari sa benissimo che da un mese un furgone del Coisp con manifesti e bandiere gira tutta la città di Ferrara per poi stazionare di fronte al Comune con gli stessi slogan di ieri. Maccari sa benissimo che proprio questo furgone è stato invitato da colleghi suoi ad allontanarsi da quel luogo”.

LE DICHIARAZIONI DI PATRIZIA MORETTI E DI MACACRI

''Stanno usando il nome di mio figlio per cercare notorieta', celebrita'. Se e' cosi' l'hanno avuta, adesso basta, mi lascino in pace e lascino in pace la memoria di mio figlio. Non so che cosa vogliono dimostrare, non so che cosa cerchino da noi. Non ho nessuna voglia di parlare con loro. Trovo disumano il comportamento di quelle persone che vengono a manifestare solidarieta' agli assassini cercando la famiglia e gli amici di Federico''. Cosi' Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi, per la cui morte avvenuta nel 2005 quattro agenti sono stati condannati in via definitiva per omicidio colposo, ha commentato a SkyTg24 la manifestazione promossa ieri dal sindacato indipendente di polizia Coisp davanti al Comune di Ferrara, dove lei lavora.
 

''Siamo vittime di un'allucinante strumentalizzazione'', ha ribattuto agli stessi microfoni il segretario generale Coisp, Franco Maccari, che ha voluto esprimere ''un sentimento di assoluta solidarieta' nei confronti della signora, che ha tutto il diritto di esprimere il suo dispiacere e soprattutto il suo dolore. Noi stiamo portando avanti da un mese un tentativo di dialogo su un aspetto procedurale che non c'entra niente con la vicenda, su cui c'e' una sentenza confermata in Cassazione che, seppure si puo' non condividere, va rispettata da tutti. Discutiamo sul fatto che in Italia chi deve scontare meno di un anno di carcere viene affidato ai servizi sociali e va agli arresti domiciliari, tranne quei quattro poliziotti''.
 

Il Coisp ribadisce di ''aver chiesto la piazza principale di Ferrara una settimana fa a sindaco, questore e prefetto: non l'avremmo mai fatta li' se avessi saputo anche lontanamente che ci lavorava lei.
Abbiamo poi mandato a dire 'signora ci scusi' tramite un'altra persona, l'abbiamo detto tramite questore e prefetto, ma non ha voluto parlarmi. La capisco, ha ragione, dispiace che dica che le abbiamo girato le spalle (quando e' scesa in piazza assieme ad alcune colleghe mostrando la foto del figlio massacrato, ndr), ma non e' assolutamente vero''.
Di diverso avviso la madre di Federico, che si dice anche umanamente confortata dai molti messaggi che le sono giunti, a cominciare dal ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri: al Coisp ''sanno
benissimo che lavoro li'. Ed era una manifestazione nei confronti delle istituzioni che mi hanno sempre sostenuta

 

SOLIDARIETA'

Magistratura democratica si schiera accanto alla mamma di Federico Aldrovandi Patrizia Moretti, dopo il sit-in del sindacato di Polizia a Ferrara e lo scambio d’accuse con il segretario del Coisp Franco Maccari. “Alla madre di Federico Aldrovandi, chiamata a difendere dopo le aule dei tribunali la sua tragica storia nella miserevole contesa di un raduno di vocianti, va la nostra piena riconoscenza umana” si legge nella nota di Magistratura democratica.
“Ancora una volta la triste storia di Federico Aldrovandi ritorna come monito ed insegnamento - ha scritto Md dell’Emilia-Romagna -. L’ordine pubblico è tutela dei diritti dei cittadini, ma l’azione delle forze dell’ordine deve essere permeata dai valori costituzionali se non vuole diventare atto di barbarie, atto di inaudita prepotenza”.
“La miseria di quanti credono che si possa difendere quello che non è difendibile - hanno aggiunto - fa torto a quanti, nelle stesse forze dell’ordine, ogni giorno si fanno carico della pesantezza di quei diritti e tentano di restituirvi capacità di civile convivenza e di promozione sociale”.