Ferrara, 5 maggio 2013 - LA TERRA è tornata a tremare. E nell’Alto Ferrarese, ma anche in città, più di qualcuno è ripiombato nel terrore del terremoto, memore di quanto successo nel 2012. A distanza di quasi un anno e con una puntualità agghiacciante - per fortuna senza causare danni - le cosiddette faglie hanno ricominciato a muoversi. A confermarlo è il gruppo di lavoro composto da Riccardo Caputo e Marco Stefani, docenti dell’Università di Ferrara, e dal geologo Luca Minarelli. «Si è riattivato un piccolo segmento del cosiddetto arco ferrarese — hanno spiegato —: un complesso sistema di faglie che ha dato luogo agli eventi del 2012».

 

Il fenomeno sembra però essersi spostato dalla piega meridionale a quella settentrionale. Secondo
gli esperti, infatti, «la localizzazione più settentrionale degli epicentri potrebbe far supporre una progressiva propagazione del processo deformativo in settori a nord ovest di Ferrara, la cui evoluzione a breve termine non risulta prevedibile». Sono considerazioni da prendere con le pinze e servono solo a ricordarci che la guardia va tenuta alta. Così come è fondamentale continuare senza esitazioni a mettere in sicurezza gli edifici pubblici e privati. Solo così potremo smettere di avere paura.

di Cristiano Bendin