Ferrara, 24 agosto 2013 - Nei primi sette mesi del 2013, la Guardia di Finanza ha portato a termine 240 interventi fiscali che hanno permesso di accertare basi imponibili non dichiarate ai fini delle imposte sul reddito delle persone fisiche e delle società, per 50 milioni di euro ed un’Iva dovuta e non versata nelle casse dell’erario per 16 milioni.

 Sono stati controllati soprattutto soggetti totalmente sconosciuti al fisco. Sono 32 gli "evasori totali" individuati. Ad alcuni di loro è stata contestata l’emissione e l’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 25 milioni.

86 sono stati i responsabili di reati fiscali denunciati, dei quali 13 arrestati. Principalmente i reati scoperti sono riconducibili alla mancata presentazione delle dichiarazioni ed alla presentazione di dichiarazioni fraudolente nei casi in cui è stato accertato l’utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti o il ricorso alle false dichiarazioni d’intento per l’acquisto o la vendita di merci da o per l’estero. A fronte delle violazioni riscontrate ed allo scopo di fornire una garanzia di effettivo incasso delle somme evase, sono state avanzate alle competenti Procure della Repubblica, richieste di misure cautelari reali e sequestri per equivalente, in presenza di reati fiscali, per circa 18 milioni di euro. Le richieste di sequestro riguardano beni mobili ed immobili, quote societarie, depositi e conti correnti bancari dei responsabili che hanno frodato l’erario.
 

Infine, l’attività di contrasto al fenomeno della contraffazione, dell’abusivismo commerciale e della sicurezza dei prodotti, ha portato al sequestro di circa 10mila capi ed accessori di abbigliamento contraffatti ed articoli non sicuri per la salute dei consumatori. 26 sono state le persone denunciate.