Comacchio (Ferrara), 19 gennaio 2014 - Si è fermata tutta Comacchio, e con la città anche il maltempo, per lasciar spazio alla protesta a tutela della sanità nel Basso ferrarese. La tregua meteo ha favorito l’arrivo di tanta gente e circa 1.500 persone, giovani, adulti, anziani, hanno partecipato alla protesta con striscioni, fischietti, tamburi improvvisati, per fare sentire la propria voce. In tanti sono arrivati anche da altri comuni della provincia per una rivendicazione che il sindaco di Comacchio Marco Fabbri ha definito «senza bandiere».

La gran parte delle forze vitali della cittadina ha aderito all’evento: presente praticamente tutta la giunta, guidata dal sindaco, il consiglio comunale, tutte le forze politiche, le associazioni di volontariato, i sindacati, i comitati, i commercianti, che hanno lasciato chiuse le attività fino alle 17, con cartelli affissi alle vetrine ad indicare la partecipazione al corteo. E ancora, i lavoratori della Servizi Ospedalieri di Porto Garibaldi e anche le parrocchie, rappresentate dal parroco don Paolo Cavallari.

Per l’occasione anche il deputato dei Cinquestelle Vittorio Ferraresi ha partecipato al corteo e ha garantito di portare la questione a Roma. Notevole lo spiegamento di forze dell’ordine, che hanno seguito la manifestazione svoltasi in maniera del tutto pacifica. Il gruppo partito dal piazzale del San Camillo ha raggiunto piazza Folegatti dove si è tenuto il comizio che ha visto nell’ordine gli interventi di Giovanni Gelli della Consulta popolare, che ha parlato dei costi della mobilità passiva in ambito sanitario e della necessità di un’analisi seria per ridurre le spese; Mirella Boschetti della Fials; Nicola Zagatti del Comitato di salvaguardia del Delta, il quale ha insistito sull’importanza dell’unione per la difesa della sanità nel Basso ferrarese. Zagatti ha poi annunciato un esposto alla procura di Enrico Franceschi della Uil Fpl contro la dirigenza dell’Asl di Ferrara per le modalità di chiusura del pronto soccorso del San Camillo. Ultime battute al presidente della Consulta, Manrico Mezzogori, accolto da un fragoroso applauso, e al sindaco Marco Fabbri. Anche Mezzogori ha annunciato un esposto sull’illegittimità della programmazione sanitaria ferrarese, invitando i cittadini a essere consapevoli delle proprie possibilità nella lotta contro i soprusi.

Il sindaco Fabbri ha invece sottolineato l’assenza degli altri sindaci del basso ferrarese, insistendo sulla dimensione allargata della protesta che, ha detto: «Non riguarda solo Comacchio, ma l’intero territorio». Il sindaco ha invitato i cittadini a tenersi informati sulle questioni che li riguardano: «Per non cadere nel gioco di chi vi vuole come dei ‘caproni’ incapaci di pensare con la vostra testa».

Cinzia Boccaccini