Ferrara, 5 aprile 2014 - «Noi continuiamo a prendere le tasse di tutti i cittadini per investire nella riqualificazione di un comparto urbanistico, del centro storico, e di riflesso di un importante settore economico della città. SE però chi trae maggiori benefici da questa scelta politica, non solo non investe in maniera altrettanto rilevante ma addirittura chiede una riduzione fiscale, si arriva al corto circuito...». Il sindaco Tiziano Tagliani replica così ai commercianti che chiedono uno sgravio — attraverso la revisione degli Studi di Settore — per i danni causati dai cantieri. In centro storico e non solo, visto che l’ultima richiesta (avanzata nei giorni scorsi dall’Ascom) riguarda anche le zone da corso Giovecca a Medaglie d’Oro, e di fatto anche via Bologna.

«Siamo di fronte ad una sorta di competizione mediatica tra le associazioni del commercio — sorride Tagliani —; la prima richiesta, impropriamente ritenuta un’iniziativa della Confesercenti ma di fatto promossa anche dall’Ascom, era relativa all’area di piazza Trento e Trieste. L’abbiamo appoggiata, come amministrazione comunale, perché in effetti da molti mesi il Listone e l’area circostante è transennata come una ‘zona rossa’. Perciò, non potendo dare contributi economici o concedere esenzioni dirette, abbiamo ritenuto di patrocinare con una nostra lettera al Ministero delle Finanze un’istanza che ha qualche fondamento». Poi però l’Ascom ha chiesto di estendere questo provvedimento anche alle altre zone della città, nell’entro Mura e non solo, che sono state interessate dai cantieri: «Appoggiare questa iniziativa è impossibile — afferma Tagliani —, significherebbe chiedere che metà dei commercianti della città vengano esonerati dalle tasse perchè una strada viene asfaltata, o perché l’ospedale è stato spostato. Personalmente la mia faccia su questa istanza, di fronte all’Agenzia delle Entrate, non ce la metto».

In maniera più sfumata, interviene nella querelle anche il sottosegretario alla presidenza della Regione Alfredo Bertelli; ricordando i 14 milioni di euro investiti (per la metà dal Comune e per la metà da viale Aldo Moro) nel Programma Speciale d’Area del Centro Storico, l’ex assessore ai Lavori Pubblici è esplicito. «Quelle risorse tanto consistenti sono state immesse nella riqualificazione della città — afferma Bertelli — anche come stimolo ai privati, perchè parallelamente agli sforzi delle amministrazioni investissero nella valorizzazione delle loro attività». Ma molti degli stessi commercianti, oggi, chiedono un alleggerimento del fisco proprio per i danni causati dai cantieri della riqualificazione: «Quando ero assessore comunale al posto di Aldo Modonesi, negli anni ’90 — ricorda Bertelli —, i negozianti di via San Romano, la prima strada del centro al centro di un’opera di radicale ristrutturazione, protestarono per mesi. Perciò capisco il disagio, ma va detto anche che tutto il Programma Speciale d’Area che di fatto ancora continua è stato, sin dall’inizio, condiviso dalle associazioni di categoria oltre che dai sindacati».

Stefano Lolli