Ferrara, 15 aprile 2014 - L’Italia è ultima della classe. E Ferrara, in realtà, non è da meno, considerando anche un calo di circa duecento giovani laureati, che prendono altre strade piuttosto che scegliere, evidentemente, quella delle università. Secondo i dati Eurostat, infatti, il Belpaese è maglia nera d’Europa per quanto riguarda il numero dei laureati: la percentuale di dottori fra i 30 e i 34 anni, infatti, è pari al 22,4%, la più bassa di tutti i paesi dell’Ue e veniamo sorpassati anche da Romania, Croazia e Malta. Vero che l’università ferrarese, nel corso degli anni, non è peggiorata in maniera esponenziale a livello di iscritti e laureati, ma un calo è forte ed evidente, anche dei fuori corso.

Se osserviamo, infatti, i dati dei laureati (diffusi dal sito dell’Università), vediamo che nel 2007/2008, a conseguire la laurea sono stati 2656 studenti. Mentre nel 2012/2013 sono addirittura aumentati, raggiungendo la cifra del 2757. Mentre tra il 2008/2009 gli studenti che hanno raggiunto la laurea sono stati 2.741, nel 2009/2010 2.699, tra il 2010 e il 2011 sono leggermente diminuiti, arrivando al 2.696.
Per quanto riguarda gli anni successivi, tra il 2011 e 2012 sono stati 2.941 gli studenti che sono poi diventati dottori. Infine, tra il 2012 e il 2013, i laureati sono stati 2.757. Una diminuzione considerevole, quindi, rispetto all’anno accademico precedente.

Non solo. Si registra anche un considerevole calo degli iscritti. Ad esempio, nell’anno 2011/2012 erano 16.977, mentre nell’anno 2012/2013 erano 15.845. Una vera e propria fuga dalle università, considerato il calo di matricole iscritte. E, facendo un passo indietro, si nota che tra il 2007/2008 gli iscritti erano 16.752, tra il 2008/2009 sono in leggero aumento, arrivando a 17.151, ma poi c’è di nuovo un calo delle iscrizioni, con 17.802 iscritti al primo anno tra il 2009 e il 2010.

E ancora, fra il 2010 e il 2011 sono 17.430 gli studenti che dalle scuole superiori e dai licei decidono di iscriversi. E si nota un dato curioso: a iscriversi e proseguire gli studi sono in particolare le donne rispetto agli uomini, che riescono a stare meno al passo e vanno più facilmente fuori corso.

Ma c’è un dato che tranquillizza: a un anno dalla laurea, per i neodottori di Ferrara il tasso di occupazione è superiore alla media nazionale. Il dato sui triennali è pari al 53,1%, un valore superiore alla media nazionale (44,4%). Tra gli occupati triennali dell’Università di Ferrara, il 41,5% è dedito esclusivamente al lavoro, mentre l’11,6% coniuga la laurea specialistica con il lavoro. Chi continua gli studi con la laurea specialistica è invece il 42,9%: il 31,3% è impegnato esclusivamente nella laurea specialistica, mentre, come si è detto, l’11,6% studia e lavora. Il 13% infine, non lavorando e non essendo iscritto alla laurea specialistica, si dichiara alla ricerca di lavoro.