Ferrara, 22 aprile 2014 - DALLA notte di Pasqua è su un letto della rianimazione del Sant’Anna, in coma farmacologico. Ha fratture multiple, un trauma cranico. L’hanno trovata così, tra l’erba di uno dei campi che costeggia via Padova, i carabinieri di Pontelagoscuro, attorno alle 3 di domenica.
E.D., 55 anni di origine moldava, ma residente con la famiglia in città dove lavora regolarmente, è stata falciata da una macchina pirata mentre, con la bici, stava raggiungendo la piccola cappella ‘Chiesolino di Ponte Vecchio’, in via Isola Bianca, per la veglia pasquale del gruppo degli ortodossi a cui apparteneva. Ma gli inquirenti, a quanto pare, sarebbero già sulle piste degli occupanti di quel mezzo: un gruppo di stranieri sui quali sono in corso indagini per stabilire chi vi era alla guida. Un’indagine lampo, diretta dai carabinieri di Pontelagoscuro, capaci di mettere assieme tutti i pezzi del puzzle per risalire all’automezzo (una Renault) e al suo proprietario.

E’ LA NOTTE di Pasqua, le tre del mattino. E.D., 55 anni moldava, due figli, ottimamente inserita nella nostra città dove vive e lavora da parecchi anni, sta raggiungendo la piccola cappella di via Isola Bianca. Lì, già dal sabato pomeriggio, è iniziata la veglia pasquale del gruppo degli ortodossi. La donna è da sola, in bicicletta. Manca poco e la meta è raggiunta. Via Padova. Il sangue torna a scorrere lungo un’arteria già martoriata in passato da terribili incidenti. All’altezza del ristorante Da Santo, accade tutto in un istante. La bicicletta, falciata da una macchina, vola nell’erba del parchetto a lato strada, accanto la 55enne esanime. L’automobilista non si ferma per soccorrere la ferita. Tira dritto, come se nulla fosse. A terra rimangono le prove. Qualche pezzo della targa, del paraurti, dello specchietto. Parte l’allarme, il 118 trasporta con un codice di massima gravità la signora a Cona dove verrà ricoverata e tenuta in coma farmacologico.

MA la notte di Pasqua partiranno anche le indagini grazie a quel materiale interessante repertato lungo la via, tra l’erba. Presto si arriva al proprietario, uno straniero che quella notte viaggiava con almeno due connazionali. Ma chi era alla guida? Tutti, a quanto pare, si rimpallerebbero la responsabilità. Gli inquirenti al momento tacciono. Il rebus sembra avere le ore contate.