Ferrara, 4 giugno 2014 - Molestò il bambino che ospitava con la famiglia in casa sua, a Ferrara: con l'affermazione della sua responsabilità penale, è stato condannato un prete 60enne ferrarese, per molestie sessuali sul piccolo di 3 anni.

La pena di 1 anno e 4 mesi è stata decisa dal giudice Silvia Marini a conclusione di un processo lungo e articolato, mentre la procura aveva chiesto 1 anno e 2 mesi per l'episodio di molestie sessuale avvenuto il giorno del compleanno del bimbo, e considerato lo sconto del rito abbreviato che consente la riduzione di un terzo della pena.

Dopo la sentenza di condanna, il legale del prete, Claudio Maruzzi, si dice "sconcertato", annuncia ricorso in appello e spiega che "è comprensibile che il sacerdote viva questa decisione come una profonda ingiustizia e una persecuzione". La procura (pm Ciro Alberto Savino) ha preso atto della decisione del giudice, che ha confermato l'impianto accusatorio, mentre il legale del padre del bimbo, Giovanni Montalto, che si è costituito parte civile, ricorda che è stato "un processo combattuto e molto difficile anche per la maestria del collega che difendeva l'imputato".

La procura, tramite il procuratore capo Bruno Cherchi, esprime, non per pena o condanna, "soddisfazione perché ha tenuto l'impianto accusatorio della procura, mentre per quanto riguarda l'imputazione coatta contro cui è stato presentato ricorso in Cassazione per motivi prettamente tecnici, attendiamo il pronunciamento della Suprema Corte". 

Il procuratore si riferisce al processo parallelo in cui il prete è vittima di estorsione, e dopo la richiesta di archiviazione della procura, il padre del bimbo molestato e' stato accusato dal giudice, con l'imputazione coatta, di averlo ricattato per soldi e per la casa in cui la famiglia abitava.