Ferrara, 14 giugno 2014 - Anche l’arcivescovo Luigi Negri ieri ha pagato dazio al maxi ingorgo di via Ravenna; attorno alle 14,30 l’Audi condotta dal segretario si è ritrovata coinvolta in un tamponamento, ed ha riportato danni vistosi al muso. Nessuna conseguenza per gli occupanti, ad iniziare da mons. Negri. Ma l’arrivo dei vigili urbani per i rilievi, e la curiosità degli altri automobilisti, ha fatto rallentare ulteriormente il traffico già... lumaca. Intanto si apprende che sino a metà della prossima settimana, via Giuseppe Fabbri resterà chiusa al traffico fra la rotatoria di via Wagner ed il seminario. Il crollo del ponticello sul canale consortile, si è rivelato più grave del previsto e sta causando il blocco di mezza città. Con migliaia di automobilisti costretti a vere peripezie per aggirare gli ingorghi. Il manufatto deve essere completamente svuotato da sponda a sponda, operazione già iniziata giovedì; le ruspe hanno letteralmente sbancato la strada, per consentire poi di imbragare le due spalle del ponte. Solo a quel punto si potrà nuovamente riempire lo scavo, e realizzare una soletta di cemento che sarà riasfaltata. Tempo permettendo, si arriverà nella migliore delle ipotesi a metà della prossima settimana.

«Non è stato purtroppo possibile mettere in atto misure alternative — commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi —: su via Wagner, dove avevamo già avviato la manutenzione del viadotto, non si poteva stoppare l’intervento perché erano già stati tagliati i vecchi giunti del ponte, per poterli rimuovere e sostituire». Corsa ai ripari, invece, sul fronte della segnaletica; sono stati rimossi i cartelli che inizialmente indicavano agli automobilisti di accedere alla città da via Fabbri, e sostituiti con l’avviso che anche questa strada è impercorribile. «Ne abbiamo messi dappertutto», garantisce l’assessore.

Ma di fatto, per migliaia di automobilisti l’accesso alla città da sud-est è un calvario: code anche di 40-50’, che sotto il solleone diventano una prova di resistenza, per il fisico e per i nervi. Molti provano ad aggirare il problema andando a Torre Fossa e di qui prendendo la via Sammartina; per evitare anche in questo caso code bibliche, il Comune ha ritoccato i tempi del semaforo sull’incrocio con Chiesuol del Fosso. Nelle ore di punta, tuttavia, questo non è che un palliativo: «Nei momenti di minor traffico, invece — Modonesi prova a mostrarsi fiducioso —, si attende un ciclo semaforico in più, ma si circola».

Disagi pesanti, tante proteste (in particolare per un’informazione ritenuta tutt’altro che ineccepibile), e spese ovviamente rilevanti per l’imprevisto collasso del ponticello di via Fabbri; un manufatto quasi insignificante, poco notato ma che si scopre essere decisivo per la viabilità di mezza Ferrara. I costi (ingenti) per il ripristino saranno sostenuti dal Comune e dal Consorzio di Bonifica. A quelli del Maalox, invece, dovranno provvedere gli sventurati automobilisti.

Stefano Lolli