Abusivismo, spuntano le sentinelle contro i blitz

È l’ultimo stratagemma antisequestri adottato dai venditori abusivi ai lidi di Comacchio. Il sindaco Marco Fabbri: «La lotta al fenomeno richiede più collaborazione dai privati»

SENTINELLE-D_WEB

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Lido Nazioni, 11 agosto 2016 – È Piantato su una duna come un palo, sotto il sole, all’ora di pranzo. La sua è una mission: è di vedetta in uno dei punti caldi del mercato nero, nei pressi di Baia Thaiti di Nazioni.

Gli occhi puntati verso il retrospiaggia ruotano come un periscopio, è quando i bagnanti si ritirano nell’ora più calda, che scattano i blitz contro le bancarelle abusive.

«I turisti non ce l’hanno con noi, ci difendono», dice. La riviera comacchiese, confessa, è il posto più tranquillo dove lavorare.

«In Romagna non ci andiamo – dice – ci mandano via». A ridosso delle dune c’è un furgone da ambulante, è una postazione fissa dove ricoverare la merce. Polemiche o no, questa è la situazione che innesca polemiche non stop per il numero esponenziale dei venditori.

C’è maggior maretta che in passato, forse perché è una stagione da bollino nero, pochi turisti in spiaggia, fatta eccezione per il sabato e la domenica.

Il dialogo tra Comune e associazioni, nel caso specifico Ascom, non è semplice.

Con il Consorzio di Nazioni poi è duro e a tratti politico. ll problema c’è, è diffuso nel Paese e tocca molti mestieri, ricorda il sindaco Marco Fabbri, nel mirino del suo omonimo Alan, capogruppo regionale di Lega Nord, un giorno sì e l’altro pure.

«Chi vuol far credere esista l’eldorado dell’antiabusivismo, sa di mentire – spiega il sindaco – le associazioni ogni anno propongono la vigilanza privata a potenziamento delle forze di polizia sapendo che il prefetto risponderà che non si può fare. Il Comune, scarso di risorse, chiede di destinare quelle private all’assunzione di più vigili e le associazioni nicchiano».

Allora il felice caso Cervia? «È un Comune con il nostro stesso numero di abitanti e 9 chilometri di costa contro il 26 di Comacchio. Quest’anno Cervia ha fatto squadra con i privati i quali hanno investito 120 mila euro per garantire più agenti di Polizia municipale – continua – la situazione è sensibilmente migliorata, ma si è aggravata nel resto della riviera emiliano-romagnola. A noi per stare alla pari servirebbero 346 mila euro».

E ancora. «Sono d’accordo a metà con Ascom, Comacchio ha messo più risorse per la Polizia municipale, mentre i privati complessivamente una cifra di poco superiore ai mille euro. Passando dalle chiacchiere ai fatti: Ascom sarà la prima a sottoscrivere, promuovere e coordinare la raccolta fondi del 2017?».

Roberto Bellotti presidente di Confesercenti Delta rivendica una maggior responsabilità da parte di tutti.

«La strada è quella di un protocollo d’intesa che veda insieme tutti gli interessati, dagli operatori al Comune fino agli amministratori di condominio – dice – servono risorse pubbliche e private il problema è purtroppo condiviso. Il rimpallo di responsabilità è inutile e offre un’immagine d’impotenza. Certo si potrebbe andare oltre il patto di stabilità per recuperare denaro destinato a combattere il fenomeno, pensiamoci».

Monica Forti