Ferrara, reagisce alla rapina e rimane ferito

"È stato istinto, pronto a rifarlo". Gad, strappano la catenina a una donna. Pensionato insegue il bandito

Gabriele Villa, 70 anni, pensionato e socio storico del Cai

Gabriele Villa, 70 anni, pensionato e socio storico del Cai

Ferrara, 15 giugno 2017 - Resiste a una rapina mentre passeggia lungo le mura, insegue il malvivente e lo mette in fuga dopo una breve colluttazione. Protagonista dell’atto di coraggio, avvenuto un paio di giorni fa nel cuore del quartiere Giardino, è Gabriele Villa, 70 anni, pensionato e socio storico del Cai.

Villa, ci racconti come è andata.

«Stavo camminando con un’amica lungo le mura, tra la Casa del Boia e viale Belvedere. All’altezza del cavalcavia di Azzo Novello ci si è affiancato un ciclista».

Che intenzioni aveva?

«Pessime. Ha frenato e ha dato una manata sul collo della persona che era con me, strappandole la catenina d’oro».

Se ne è accorto subito?

«Pochi istanti dopo. Non vedendola più al mio fianco mi sono voltato e ho visto che si teneva la mano sul collo, dove aveva due graffi».

A quel punto cosa ha fatto?

«Capito cosa era accaduto, ho rincorso il ciclista».

Lo ha raggiunto?

«Sì. L’ho fatto cadere ed è nata una piccola colluttazione. Io ho afferrato la bicicletta per trattenerlo e lui la usava contro di me come oggetto contundente. Non riuscivo a immobilizzarlo».

Perché?

«Era a torso nudo. Non sapevo come prenderlo».

Come è finita?

«Ha mollato la bici ed è scappato a piedi. Poi è tornato indietro per cercare di riprenderla, ma la mia amica lo ha fatto fuggire definitivamente».

Avete chiamato aiuto?

«È arrivata la polizia. Hanno raccolto sul posto la nostra denuncia. Io, nel frattempo, ho preso la bicicletta e ho fatto un giro nei dintorni per vedere se lo trovavo, ma ormai era sparito».

È rimasto ferito?

«Un paio di tagli, uno sul petto e uno su una gamba».

Dove ha trovato il coraggio per reagire?

«L’istinto è stato quello di rincorrere quel disgraziato. Per fortuna, nonostante l’età, sono ancora in buona forma».

Lei abita nel quartiere. Com’è la situazione, dal suo ‘osservatorio’?

«La delinquenza è aumentata, senza dubbio. Non si sa più cosa fare. Io ho tanti amici che, come me, vanno a camminare sulle mura. Molti si muovono col cellulare in mano o con oggetti di valore in vista. Bisogna stare molto attenti».

Dica la verità, non ha mai avuto paura? L’aggressore avrebbe potuto avere un coltello.

«No, nessuna paura. Non ci ho nemmeno pensato su. Queste sono cose che danno un fastidio tremendo. Sa cosa le dico?»

Prego.

«Sarei pronto a rifarlo in qualsiasi momento».