Ostellato, inseguono i bracconieri e trovano 600 metri di rete / VIDEO

Valle Lepri. I pescatori erano rimasti impigliati. Sul posto carabinieri e polizia provinciale

Un controllo della polizia provinciale (foto archivio Businesspress)

Un controllo della polizia provinciale (foto archivio Businesspress)

Ferrara, 5 ottobre 2017 - Un nuovo episodio di bracconaggio si è registrato martedì notte nelle acque del Canale Valle Lepri di Ostellato. A denunciarlo sono stati Graziano Giambastiani e Andrea Farinella, che si trovavano lungo il canale Valle Lepri, in un tratto isolato a una decina di chilometri dal centro abitato del paese. «Erano circa le 22.45 – racconta Giambastiani – e stavamo dormendo in tenda lungo l’argine esterno del canale, a circa una ventina di metri dalle canne, dal momento che sono dotate di segnalatori che indicano se il pesce abbocca». Ad un tratto, uno dei segnalatori ha cominciato a suonare. Farinella si è precipitato a controllare, quando ad un tratto tutti i segnalatori delle canne hanno cominciato a suonare. Giambastiani si è portato sul luogo in aiuto dell’amico e ha notato due uomini in barca che si erano impigliati nelle lenze e le stavano tagliando per liberarsi.

A quel punto Giambastiani istintivamente li ha inseguiti per un tratto lungo l’argine, fino a che non si sono dileguati col favore delle tenebre: «Grazie all’aiuto di amici della zona, che collaborano con le forze dell’ordine per il controllo degli argini, sono stati chiamati i carabinieri che da Portomaggiore sono intervenuti tempestivamente e successivamente è stato chiamato il numero verde 800821213 predisposto per questo tipo di casi – prosegue Giambastiani -. e la mattina dopo, io e Andrea siamo saliti sull’argine per controllare cosa fosse accaduto, e purtroppo c’erano le reti». Lungo il canale sono intervenuti la mattina gli agenti della Polizia Provinciale di Ferrara, coordinati dal Comandante Claudio Castagnoli e insieme ad un gruppo di volontari di due associazioni, la Upe e la Eurocarpclub hanno iniziato a togliere ben sei reti che chiudevano il canale da sponda a sponda, per circa 600 metri di lunghezza: «Sono intervenuti anche con un gommone per aiutarsi in acqua ed è servito un grande impegno da parte di tutti per togliere le reti dall’acqua». Dalle reti sono state liberate circa trenta carpe.

Molto probabilmente i bracconieri si erano impigliati nelle lenze di Giambastiani e Farinella la notte precedente, perché stavano cercano di mettere in acqua altre reti e non si sono accorti della presenza delle canne sulla sponda: «Vogliamo ringraziare – conclude Giambastiani – i carabinieri, gli agenti della Polizia provinciale, il Comandante Claudio Castagnoli e i volontari autorizzati della U.P.E e di Eurocarpclub che si adoperano contro questo fenomeno che sta mettendo a serio rischio l’ecosistema delle nostre acque, depauperate da questo tipo di attività».