Ferrara, caccia al killer di Budrio. L'esperto: "Il maltempo aiuta solo chi fugge"

Il calcolo dell'istruttore di sopravvivenza: "Può fare anche 30 chilometri a notte"

I cani molecolari, protagonisti della caccia al killer

I cani molecolari, protagonisti della caccia al killer

Ferrara, 19 aprile 2017 - Pioggia, vento e temperature in picchiata. Un bene o un male per Norbert Feher, il killer in fuga nelle campagne dell’Argentano da ormai dieci giorni? Ad analizzare nel dettaglio la situazione è Giuseppe Scafaro, presidente della Scuola nazionale di istruttori di sopravvivenza Avventura Team.

Lo specialista Giuseppe Scafaro
Lo specialista Giuseppe Scafaro

Quanto più veloci? «Non conosco le mosse delle forze dell’ordine né lo stato di salute del killer, ma quest’ultimo in una giornata di tempo avverso può muoversi anche il doppio più velocemente di chi lo insegue».

E le tracce? Rimangono o scompaiono? «Dipende dal tipo di tracce a cui ci si riferisce. Le orme delle scarpe per terra si cancellano con poca pioggia: l’immagine di impronte ben sagomate nel fango è roba da fumetti. Se parliamo di tracce odorose, invece, il discorso cambia: quelle possono rimanere attaccate alle piante e i cani molecolari le possono percepire. A meno che non arrivi un diluvio, il loro fiuto è molto utile».

Rimane sempre la notte il momento ideale per spostarsi? «Per lui sicuramente sì. La voglia di sopravvivere e la preparazione fanno si che possa anche percorrere 30 chilometri a notte. Ma dipende da quanto è in salute. Ha mangiato abbastanza in questo tempo? Ha vestiti necessari per ripararsi dal freddo? Questi sono i punti critici per lui, oltre alla ricerca di acqua che, però, in quel territorio non manca di certo».

Quindi dove potrebbe essere? «O è fermo da qualche parte (e se così fosse prima o poi lo trovano), oppure è già uscito dalla ‘zona rossa’. Se si muove costantemente, dopo dieci giorni non è più lì vicino. A meno che non giri in tondo, ma non è così stupido. Non è un agente delle forze speciali, certo, ma neanche uno sprovveduto».