Preapertura di caccia, doppiette libere anche nel Basso Ferrarese

Dalla terza domenica di settembre prevista l’apertura generale

Preapertura caccia 2016, un cacciatore in azione (foto archivio Germogli)

Preapertura caccia 2016, un cacciatore in azione (foto archivio Germogli)

Ferrara, 30 agosto 2016 - Quella di giovedì sarà la cosiddetta preapertura, per la prima volta da almeno trent’anni vedrà le doppiette sparare in tutto il territorio provinciale, basso ferrarese compreso, dove l’attività venatoria è sempre iniziata la terza domenica di settembre, con esclusione delle zone di Parco e delle sue aree contigue. Si comincia con la possibilità di sparare, da appostamento e solo fino alle ore tredici, a cinque specie: la Tortora (Streptopelia turtur, meglio conosciuta come Africana (non la Streptopelia decaocto o Tortora dal collare), la Gazza, la Cornacchia grigia, la Ghiandaia e da quest’anno il merlo.

Dalla terza domenica di settembre ci sarà l’apertura generale dove i seguaci di Diana per le prime due settimane potranno esercitare l’attività venatoria esclusivamente il giovedì e la domenica, potranno dunque lasciar correre i propri cani nella speranza, che col loro fiuto scovino una lepre o un fagiano. Rimangono pressoché inalterate le modalità di caccia nell’Ambito Territoriale di Caccia (Atc) Fe/5 (che comprende i comuni di Comacchio e Lagosanto) dove i cacciatori hanno deciso di limitare il numero massimo di lepri di abbattere, durante l’intera stagione venatoria, a 7 rispetto alle 10 consentite dalla norma regionale ed un massimo di 25 fagiani, con l’obbligo di indicare la fauna su uno specifico tesserino.

Tante le novità frutto del nuovo calendario venatorio regionale, visto la sparizione del vecchio calendario provinciale, dopo il trasferimento delle funzioni sulla caccia alla Regione, tre tra queste: tutta la fauna stanziale e migratoria non appena abbattuta va segnata subito sul tesserino di caccia, i cacciatori dovranno indossare, quando effettuano la caccia in forma vagante, un capo di abbigliamento di colore giallo o arancione percepibili a 360° ed inoltre per la prima volta il tanto discusso divieto di «impiego di strumenti di comunicazione telefonica nell’esercizio dell’azione di caccia, tranne non si tratti di casi in cui risulti di primaria importanza tutelare la salute personale».