Cane avvelenato con bocconi al topicida

E' successo a Monticelli. La cagnolina Lia lotta per sopravvivere. Striscioni di protesta alle finestre

ORRORE La cagnolina agonizzante e a fianco lo striscione apparso alle finestre dei proprietari dell’animale

ORRORE La cagnolina agonizzante e a fianco lo striscione apparso alle finestre dei proprietari dell’animale

Ferrara, 27 ottobre 2016 - LIA, LA METICCIA di tre anni sta lottando tra la vita e la morte, dopo avere mangiato dei pezzetti di prosciutto cotto ricoperti, quasi certamente di sostanze velenose, gettati nel giardino dell’abitazione di Simonetta Mantovani e Fabio Battilani, a Monticelli di Mesola. Il vergognoso ed ignobile episodio poteva avere conseguenze molto più gravi, poiché spesso la nipotina trascorre del tempo coi nonni, giocando nello stesso giardino.

La rabbia e lo spregio per chi ha compiuto questo gesto canagliesco e vigliacco è messa in evidenza anche da striscioni appesi alla recinzione del giardino. Sopra c’è scritto: ‘‘È stato gettato cibo avvelenato per fare del male a una creatura innocente. Malvagio essere...’’. E ancora: ‘‘Mostro, criminale... i peccati si pagano. Gli animali non si toccano. Vigliacco».

Addolorati Simonetta e Fabio, non si capacitano della crudeltà perpetrata verso Lia. «Non disturba mai nessuno – dicono i due coniugi – la scorsa settimana verso le 21 abbiamo visto Lia che mangiava qualcosa in giardino, e dopo poco ha cominciato a vomitare e a guaire, vittima di un dolore lancinante».

Poi la corsa col cane fino a Porto Tolle, dal primo veterinario che a quell’ora di sera ha risposto alla chiamata di aiuto. «Appena ha visto Lia, il medico non ha avuto dubbi che fosse stata avvelenata, la lingua era viola. Gli ha messo delle flebo e l’ossigeno». Dopo qualche giorno di degenza la cagnolina è tornata a casa, ma trascorsi alcuni giorni è stata nuovamente male e così di corsa è stata portata a una clinica di Chioggia.

«I veterinari ci hanno spiegato che la ripresa era normale – continuano – purtroppo però temono che sia stata usata metaldeide chiamata volgarmente lumachina e anche topicida in polvere contenente piombo che gli ha bloccato i reni e distrutto il pancreas. Ci hanno spiegato che erano diventati sassi nel corpicino di Lia, se fosse stata una persona l’avrebbero messa in dialisi, ma per i cani non è possibile. Se un uomo avesse ingerito quei bocconi sarebbe certamente morto. Speriamo solo che Lia si salvi e torni a casa, ma dopo la denuncia formalizzata ai carabinieri speriamo che quel criminale paghi per il male che ha fatto».