Carife, summit a Bankitalia e Ministero dell’Economia

Il nodo irrisolto delle obbligazioni cointestate. E il sindaco chiede ufficialmente la proroga per le domande di rimborso

Da destra Marco Cappellari e Mirko Tarroni con Stefano De Polis, direttore dell’Unità di risoluzione di Bankitalia

Da destra Marco Cappellari e Mirko Tarroni con Stefano De Polis, direttore dell’Unità di risoluzione di Bankitalia

Ferrara, 19 ottobre 2016 - Da piazza San Pietro, teatro dell’udienza con papa Francesco cui hanno partecipato 120 risparmiatori azzerati di Carife, agli uffici di Bankitalia e del Ministero dell’Economia. In questo caso protagonisti degli incontri sono stati Marco Cappellari e Mirko Tarroni, portavoce rispettivamente degli ‘Amici di Carife’ e dei ‘Risparmiatori Azzerati’; nei colloqui con Stefano De Polis, direttore dell’Unità di Risoluzione della Banca d’Italia, e con il viceministro all’Economia Pierpaolo Baretta, Cappellari e Tarroni hanno ribadito l’urgenza di fare chiarezza sulla vicenda delle obbligazioni cointestate tra vivi.

Un tema spinoso, che vede circa mille risparmiatori ferraresi rischiare un’immotivata esclusione dai rimborsi automatici, e l’impossibilità di accedere agli arbitrati. A De Polis e Baretta si è rivolto, con una lettera, anche il sindaco Tiziano Tagliani, che ha manifestato l’urgenza di «fare chiarezza su questo aspetto controverso e irrisolto delle procedure, che sta creando una forte incertezza per i risparmiatori». Ma Tagliani ha chiesto, formalmente, anche una proroga della scadenza per la presentazione delle domande di rimborso: «Il termine scade il prossimo 3 gennaio – scrive il sindaco –, ma tre dei primi sei mesi se ne sono già andati in approfondimenti ed incontri». Approfondimenti ed incontri che peraltro non hanno chiarito aspetti cruciali della vicenda, ad iniziare dall’interpretazione data dal Fondo Interbancario. Al termine dell’incontro con Cappellari e Tarroni, il direttore dell’Unità di risoluzione di Bankitalia De Polis ha manifestato la disponibilità «di venire presto a Ferrara, magari anche portando notizie concrete e positive», concludono i portavoce delle associazioni.