Ferrara, due tonnellate di droga sequestrate dai carabinieri
Comacchio (Ferrara), 19 ottobre 2017 - I novanta pacchi erano ancora sporchi di sabbia e umidicci. Arrivati da poco con una barca (FOTO) e con ancora i galleggianti agganciati ad ognuno di essi. Tutti ben posizionati, uno accanto all'altro, a bordo di due furgoni dove i carabinieri hanno trovato l'iradiddio: due tonnellate di marijuana e 10 chili di hashish (VIDEO), in parte allo stato solido e in parte liquido.
Il tutto, se immesso sul mercato, avrebbe fruttato oltre 20 milioni di euro di cash. Una mazzata allo spaccio mai vista dalle nostre parti e, secondo gli inquirenti, un sequestro da top ten a livello nazionale. Una maxi operazione che ha visto all'opera i carabinieri del nucleo Biodiversità di Puntamarina, i colleghi del Norm della Compagnia di Comacchio e del Comando provinciale di Ferrara, diretti dal pm Giuseppe Tittaferrante.
Il tutto ha avuto origine martedì sera da un controllo dei militari ravennati a Lido di Spina contro i pescatori di frodo. Dalla boscaglia, attorno alle 21, gli stessi si sono visti spuntare due furgoni sospetti. Uno si ferma, gli occupanti all'interno spalancano le porte e si danno alla fuga. Il secondo mezzo, invece, prende una stradina laterale, sfonda le porte di un camping con gli altri due a bordo che si danno alla macchia. Rimangono però i loro furgoni ancora fumanti.
E dentro ecco la grandissima sorpresa per i carabinieri: marijuana a non finire e hashish. Cosa mai vista prima tutta in una volta. Parte la caccia ai quattro che ha portato, ieri mattina, ad un primo arresto: un giovane sporco, con le braccia tagliate dai rovi, che si aggirava tra la nebbia dei campi di Lido Spina.
I militari lo fermano, il suo volto è lo stesso di quello impresso sul documento ritrovato in uno dei furgoni. Diciannove anni, albanese di Valona, uno dei porti più fluenti dal quale partono fiumi di droga.
"La sostanza - hanno spiegato i colonnelli Firrincieli, De Martino e Nobili, il capitano Coppi e il comandante del Norm di Comacchio Falferi - con ogni probabilità era diretta verso Bologna e il Veneto". Un sequestro record per il Ferrarese, mai visti numeri di quel genere e, hanno ribadito ancora gli inquirenti, tra i primi dieci fatti in tutta Italia. Continua la caccia agli altri tre.