Ferrara, coniugi uccisi: il 17enne chiede l’affidamento ai servizi sociali

Il ragazzo sarebbe l’esecutore materiale del delitto. Il Tribunale dei minori di Bologna deciderà nei prossimi giorni

I funerali di Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni (Foto Ansa)

I funerali di Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni (Foto Ansa)

Ferrara, 28 gennaio 2017 - Questa mattina l’avvocato di Manuel, il 17enne di Pontelangorino che ha confessato di aver ucciso i genitori dell’amico Riccardo, ha chiesto la scarcerazione e l’affidamento ai servizi sociali. Dopo la confessione, il ragazzo è stato trasferito nel carcere minorile bolognese del Pratello, mentre l’amico 16enne si trova in carcere a Torino. La strada del ricorso contro il provvedimento del giudice è stata scelta solo dal 17enne, ritenuto esecutore materiale del delitto, su mandato dell’amico.

“Ha ribadito il suo pentimento“, spiega l’avvocato del 17enne, Alberti Marangoni Brancuti. La decisione dei giudici arriverà nei prossimi giorni

I coniugi Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni sono stati uccisi a colpi di ascia in casa loro nella notte fra il 9 e il 10 gennaio. Un delitto compiuto con ferocia inaudita, come appurato dalle autopsie dele due vittime.

Il 17enne Manuel si era portato da casa l’intero kit dell’orrore: un’ascia, due corde, sacchetti di nylon nero, scotch, guanti e i vestiti per cambiarsi a strage compiuta. “L’ho fatto per Riccardo, mi ha dato dei soldi ma per lui avrei fatto qualsiasi cosa. Non dovevano scoprirci“, ha detto confessando.

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