Ferrara, "presidio fisso in zona Gad. Ora servono più pattuglie"

Sicurezza, Calvano inaugura la ‘linea dura’ del Pd. Invito a Prefettura e Questura: "Adesso tocca a voi"

Controlli in zona Gad (foto archivio Businesspress)

POLIZIA RETATA GAD.

Ferrara, 19 agosto 2017 - «Il presidio della zona Gad è una priorità. Servono pattuglie delle forze dell’ordine. Serve più Stato». Nessuna ‘diretta Facebook’, ma un semplice post dal quale trapela, comunque, una svolta all’interno del Partito Democratico. È il segretario regionale Paolo Calvano a invocare una sorta di cambio di rotta: in questi giorni, a seguito della recrudescenza degli episodi che si sono verificati nei pressi della stazione, è scattata la consultazione. Per ora informale, con telefonate e scambi d’opinione tra gli esponenti del Pd e alcuni componenti della giunta: «Ma è un dato di fatto che la situazione è diventata intollerabile – afferma Calvano –: le risse sono ormai sistematiche, c’è il pericolo che possano coinvolgere anche incolpevoli cittadini».

Cittadini, quelli della Gad ma non solo, che peraltro, da molto tempo sollecitano proprio l’aumento delle pattuglie delle forze dell’ordine, come un fondamentale deterrente: «Sono certo che, nelle sedi opportune, il Comune ne abbia chiesto il potenziamento – prosegue il segretario regionale del Pd –, così come l’amministrazione ha fatto, ritengo, tutte le cose che Prefettura e Questura hanno chiesto come atti propedeutici all’intervento sostanziale delle forze dell’ordine». Si tratta, ricorda l’assessore alla Sicurezza Aldo Modonesi, delle telecamere mobili acquistate dal Comune e date in uso a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza; l’aumento delle videocamere fisse di sorveglianza; la creazione di un nucleo cinofilo antidroga della Polizia Municipale ormai pronto a entrare stabilmente in servizo.

«Avevamo anche sollecitato, in occasione della visita a Ferrara del sottosegretario Mauro Bubblico, il rafforzamento degli organici – aggiunge il segretario provinciale Luigi Vitellio –, e ci erano stati promessi 12-14 nuovi agenti. Analoga richiesta è stata fatta dal sindaco Tagliani al capo della Polizia, in occasione della sua visita recente in città». Ma appelli e richieste garbate non bastano più: «Va bene tutto, ma adesso serve una maggior presenza fisica delle forze dell’ordine – il richiamo esplicito di Paolo Calvano –: non si tratta di uno scaricabarile, né tanto meno di prevaricazione. Siamo di fronte a un problema di ordine pubblico, che deve essere affrontato utilizzando al meglio le risorse a disposizione. Siamo consapevoli dei problemi di organico, denunciati anche dai sindacati. Ma allora si distribuiscano le risorse tenendo conto delle priorità».

Pattuglie fisse alla Gad, dunque. «Noi non gridiamo ‘esercito!, esercito!’, come fa qualcun altro – riprende Vitellio –. E se l’esercito dovesse mai servire, non dovremmo essere noi a chiederne l’intervento, ma le autorità preposte». Il messaggio di Calvano (e del Pd, al cui interno serpeggia una nuova inquietudine) è chiaramente indirizzato a Prefettura e Questura: «Il Pd, il Comune, e anche tutte le altre forze politiche in generale possono fare un giusto pressing, ma adesso c’è bisogno che qualcuno.... marchi a uomo». Il riferimento calcistico è tutt’altro che sibillino, per i Dem (al cui interno c’è anche chi pungola lo stesso sindaco Tiziano Tagliani a una presa di posizione più netta) la questione sicurezza si fa calda. «Non l’abbiamo mai sottovalutata, in realtà – conclude Calvano –: ora però non ci si può limitare al confronto dialettico, e ai rimpalli. Il presidio della zona Gad, adesso, è una priorità, e la soluzione va trovata nell’intervento concreto delle forze dell’ordine».