Ferrara, "Il poliziotto? Dice cose non vere. Gad sottovalutato all’inizio ora no"

Il deputato Pd Bratti: "Ma servono più uomini e l’aiuto di tutti"

Controlli di polizia in zona Gad (foto archivio Bp)

Controlli di polizia in zona Gad (foto archivio Bp)

Ferrara, 23 agosto 2017 - «Il Gad? Forse c’è stata una sottovalutazione iniziale ma ora si sta facendo il possibile». Sandro Bratti, deputato Pd, interviene per replicare alle parole di David Marinai, operatore delle Volanti e segretario provinciale dell’Ugl. «Il poliziotto dice cose non vere – tuona –, certe affermazioni mi hanno lasciato perplesso. Chi ha determinate responsabilità non può scappare».

Ma la frase o spariamo o scappiamo era una provocazione...

«In ogni caso se ricopri certe cariche o porti una divisa non puoi farla. Come l’uscita spiacevolissima del sindaco di Codigoro, non tanto per aver detto cose non vere bensì perché in quel ruolo devi affrontarle le situazioni critiche».

Lo sfogo del poliziotto era per rispondere all’affondo del sindaco Tagliani e degli assessori Modonesi e Sapigni.

«In quella lettera si è voluto fare emergere che il problema esiste e il sindaco ha voluto lanciare un appello. Non mi sento però di gettare la croce addosso a polizia e carabinieri. Teniamo presente sempre i loro rischi, gli stipendi, le condizioni in cui operano. Ma...».

Ma cosa?

«Fanno un lavoro particolare e hanno una missione in più nei confronti dei cittadini. Sul questore di Ferrara ho un ottimo giudizio e la polizia sta facendo un notevolissimo sforzo contro ogni difficoltà. Inutile negare però la debolezza delle forze dell’ordine a livello numerico e la denuncia fatta dai sindacati è più che giustificata».

Scusi, lei che siede in Parlamento allora...

«Da tempo sto facendo presente al Governo che Ferrara merita attenzione, ultimamente sono successe situazioni che hanno fatto suonare diversi campanelli d’allarme. Quella che era considerata un’isola felice non lo è più. Da Aldrovandi a Igor si sono sviluppate situazioni che stanno esasperando il contesto sociale e per questo le persone chiamate nei posti di comando devono prendersi responsabilità e cercare di risolvere i problemi».

Potenziare i vigili urbani potrebbe essere una soluzione?

«Fino a un certo punto. Non sono armati, servirebbe formarli. C’è la necessità di un intervento forte, di un intervento del Governo. Bisogna insistere per il rafforzamento degli organici delle forze di polizia e questo lo dobbiamo fare assieme noi parlamentari con prefetto, questore e sindaco».

C’è chi invoca l’esercito.

«Lasciamo perdere. Non credo vada impiegato a Ferrara».

Il problema, diceva, inizialmente è stato sottovalutato. Non è troppo tardi ora però?

«Il problema c’è ed è vero, non percepito ma ora lo si sta affrontando. L’immigrazione è diventata un’emergenza che riguarda tutta Italia, non solo Ferrara».

Lei e altri parlamentari Pd avete appena incontrato i sindacati di polizia. Come siete rimasti?

«Stavamo cercando di capire come aiutarli; dissi che dovevamo sfruttare le nostre debolezze per cercare di alzare il livello delle richieste».

Il ‘Giardino’ potrà mai risplendere?

«Solo se lo si affronta uniti, senza scarica barile».