Baraldi (Pd): "Il mio post era evidentemente ambiguo"

«Non ce l’ho con la polizia né sono ‘amica degli spaccini’, vivo il disagio per un’area città militarizzata per una partita»

Ilaria Baraldi, consigliere comunale del Partito Democratico

Ilaria Baraldi, consigliere comunale del Partito Democratico

Ferrara, 25 settembre 2016 - Ad una settimana di distanza dal ‘post’ che ha innescato un mare di polemiche, la consigliera comunale del Partito Democratico Ilaria Baraldi articola il proprio ragionamento in un lungo testo, che pubblichiamo integralmente: «Provando a fare chiarezza. Sono molto dispiaciuta se non sono riuscita a rendere in un post il senso del mio pensiero: aveva per me un solo ed univoco significato ma evidentemente ambiguo e quindi diversamente interpretabile. Quanto ho scritto sulla mia pagina facebook (in un post non pubblico, peraltro, ma poco importa) è stato poi preso, tagliuzzato e riassemblato sconvolgendo completamente il senso logico del mio pensiero, e ciò è inaccettabile. Il mio pensiero era: in questo momento mi fa più paura un gruppo di ultras che potrebbe mettere a ferro e fuoco una città costringendo le forze dell’ordine a indossare una tenuta antisommossa che 4 spaccini in bicicletta. Premesso che non ho mai sottovalutato la questione dello spaccio (e storia personale e impegno politico lo testimoniano), questa è stata la mia percezione. Ho attribuito un soggetto alla mia paura: gli ultras che mettono a ferro e fuoco una città. Il mio pensiero nasceva da una sensazione precisa, vissuta in un dato momento: il disagio e lo sconcerto provati nel vedere un’intera area di Ferrara, quella in cui vivo, militarizzata per una partita di calcio. La polizia è certamente elemento di per sé rassicurante, ma non posso non pensare che quegli agenti stavano rischiando la loro incolumità a causa di una partita di calcio. Così come chi malauguratamente si fosse trovato in mezzo a eventuali tafferugli. Ciò non è assurdo e potenzialmente pericoloso? Per quanto attiene al discorso droga e legalità. Cercherò di essere definitivamente chiara sul tema: non sono “amica degli spaccini”.

Sono tra i promotori della campagna per la legalizzazione della cannabis proprio perché credo fortemente sia l’unica soluzione al problema dello spaccio in città. Non sono sola a pensarlo: il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone e la Direzione Nazionale Antimafia evidenziano il fallimento delle politiche proibizioniste suggerendo la via della legalizzazione. Se legalizzi regolamenti e controlli: cosa, quanto, a chi. Maggior presidio delle Forze dell’Ordine? Si. Militarizzazione della città? No. Certezza della pena? Ovvio. Ma solo dopo un giusto processo. Infine, vorrei tranquillizzare il segretatrio del Sap, Tonelli, sul fatto che non ho alcun pregiudizio ideologico nei confronti della polizia. Vorrei, come tutti, fosse messa nelle condizioni di operare al meglio e avesse maggiori risorse per garantire la sicurezza dei cittadini ed affermare una vera cultura della legalità. Come ben ricorda il Silp CGIL nel suo comunicato, il Consiglio Comunale di Ferrara ha di recente approvato, anche con il mio voto, un ordine del giorno con il quale si chiede il reintegro del personale della Questura, maggiori risorse per avere un numero adeguato di personale delle Forze dell’Ordine, dotazioni e strumentazioni e per la formazione permanente degli agenti della Provincia di Ferrara. Ciò dimostra che delle mie parole era possibile una lettura non pregiudizialmente malevola».