In bici fino a Gerusalemme per il ‘viaggio della Memoria’

Al Meis e davanti al muretto del Castello l’incontro con Giovanni Bloisi: «Ferrara, una tappa fondamentale»

Il ciclista Giovanni Bloisi accolto davanti al Castello dal presidente della Fondazione Meis Dario Disegni

Il ciclista Giovanni Bloisi accolto davanti al Castello dal presidente della Fondazione Meis Dario Disegni

Ferrara, 27 marzo 2017 - Una lunga pedalata fa rivivere la Memoria. Oggi ha fatto tappa anche a Ferrara. Giovanni Bloisi, il ciclista di Varano Borghi (Varese), è infatti passato anche per la nostra città, fermandosi nel luogo della memoria ferrarese per eccellenza, il muretto dell’eccidio al Castello Estense, dove l’hanno accolto il vicesindaco Massimo Maisto, il presidente e la direttrice del Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah, Dario Disegni e Simonetta Della Seta, e la presidente dell’Istituto di storia contemporanea di Ferrara, Anna Quarzi.

Bloisi è partito dal suo paese in direzione Gerusalemme lo scorso 19 marzo. Ha già percorso 600 chilometri, ne farà altri 2000, per poi ritornare nella sua città. «In tutto saranno 5000 chilometri, che farò in due mesi - racconta Giovanni Bloisi -, girerò Israele per una settimana. il mio viaggio lo racconterò poi in una mostra fotografica, molto probabilmente ospitata all’ambasciata di Israele a Roma». Nel suo percorso sono previste una ventina di soste in Italia e in Grecia, nei luoghi-simbolo della follia nazifascista e incontri con gli studenti e con la cittadinanza, per onorare le vittime delle persecuzioni e far conoscere la storia di Sciesopoli, per strapparla all’oblio. Il ciclista, accompagnato dalla direttrice Della Seta, ha poi visitato anche il cantiere del Meis, rimanendo emozionato per il progetto che già nei prossimi anni coinvolgerà ‘nella Memoria’ la città di Ferrara.

Anja Rossi