Ferrara nella graduatoria per la rabbia online

I ferraresi su internet, l’indagine pubblicata dalla rivista Wired. Un tweet su dieci è intriso di rancore

RABBIA-D_WEB

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Ferrara, 27 febbraio 2017 – Ferrara città vellutata e gentile. La moderazione dei toni e la predisposizione al dialogo che, tradizionalmente, contraddistinguono la città estense, la ritroviamo riflessa anche nel comportamento dei nostri concittadini in rete.

Se il web, per molti aspetti, è diventato lo ‘sfogatoio’ delle frustrazioni e della rabbia repressa (verso la classe politica, verso gli stranieri, gli omosessuali e altro ancora) mettendo in luce il lato peggiore di chi lo utilizza, così non è per chi vive all’ombra del Castello.

A rivelarlo è uno studio di ‘Voices from the blogs’ che ha analizzato un campione di messaggi pubblicati sui social, stabilendo così una classifica delle città a maggior tasso di rancore sfogato via etere.

E Ferrara, sia nella classifica generale che in quelle per categoria, conferma la sua indole ‘pacifica’, piazzandosi non solo ben lontana dal podio, ma anche dalle prime venti posizioni. Ma partiamo da un dato generale. A renderlo noto, riprendendo lo studio citato sopra, è la rivista Wired: un tweet ogni dieci contiene una altissima carica di rabbia.

Entrando nel dettaglio delle classifiche, la prima è quella che riguarda i messaggi di rabbia in generale. In questa prima graduatoria, Ferrara si piazza al 99esimo posto su 110 capoluoghi di provincia. Ben lontano dal podio quindi, occupato, in quest’ordine, da Roma, Milano e Napoli.

Per trovare la prima città emiliano romagnola, bisogna scendere al nono posto, con Reggio Emilia. Nemmeno la classe politica fa perdere particolarmente le staffe agli internauti estensi. La classifica riguardante l’odio verso la classe politica ci vede al 98esimo posto.

Nemmeno la misoginia sembra essere una nota dolente, almeno sul web. Ferrara è infatti quasi fanalino di coda, ancorandosi al 103esimo posto. Risultati un po’ meno lusinghieri (seppure ben al di sopra della media) per quanto riguarda omofobia e xenofobia. I messaggi di rancore indirizzati agli stranieri hanno fatto guadagnare alla nostra città il 50esimo posto (poco sotto la metà della classifica). Quelli indirizzati agli omosessuali invece ci ‘regalano’ il 52esimo scalino della graduatoria. Tirando le somme, a parte qualche neo, si può concludere che la moderazione ferrarese resta tale anche nel momento in cui i nostri concittadini si connettono alla rete.

Federico Malavasi