Legionella nella casa di riposo, il focolaio nelle tubature delle docce

Argenta, il centro ospita attualmente una settantina tra anziani e disabili

Analisi di campioni (foto Dire)

Analisi di campioni (foto Dire)

Argenta (Ferrara), 18 ottobre 2016 - Se ne sono accorti due settimane fa. Un malato dopo l’altro fino al sospetto, poi fugato dagli specialisti inviati dall’Asl, che il batterio della legionella era entrato nelle docce della casa di cura per disabili e anziani ‘La Fiorana’ tra Filo e Bando, nel territorio di Argenta.

I dirigenti della struttura – che in tutto ospita una settantina di persone – hanno subito preso le contromisure per bonificare le zone dove si annida il batterio. Cioè nella zona delle docce. Zona ‘perfetta’, in generale, per la creazione di focolai di legionella. Tra le contromisure prese la chiusura delle docce da poco più di due settimane. Anziani e disabili, per evitare il rischio contagio, non possono fare la doccia. Questo comporta un lavoro particolare da parte degli operatori per garantire, comunque, un livello di igiene e pulizia degli ospiti conforme agli standard previsti. Il batterio è annidato solo nella zona delle docce e non altrove. Le tubature, già trattate con cloro ed altri disinfettanti, sono perfettamente funzionanti per tutte le altre esigenze dell’edificio. La situazione di disagio dovrebbe durare ancora pochi giorni.

La casa di riposo attende il via libera dei chimici dell’Asl per riaprire la zona contaminata dopo i provvedimenti presi per sradicare il batterio dalle condutture. La contaminazione da legionella non ha comunque causato situazioni cliniche di particolare gravità all’interno della casa di riposo. I sintomi della legionella sono molto variabili per intensità e gravità, da forme che si presentano con solo una leggera tosse con febbre non elevata, a forme più gravi che coinvolgono diversi organi. E le persone più a rischio sono ovviamente quelle più anziane e quelle con un quadro clinico già deficitario. La situazione della casa di riposo dovrebbe tornare presto alla normalità anche se nella zona di Argenta la fuga di notizie ha creato un caso di allarme con telefonate ai giornali e lettere anonime spedite – suppongono le istituzioni del territorio – da qualche parente dei degenti particolarmente allarmato.