Ferrara, il questore fa chiudere tre locali

Nelle vie Ortigara, Palestro e San Romano. Controlli a tappeto

Locali chiusi a Ferrara (foto Businesspress)

Locali chiusi a Ferrara (foto Businesspress)

Ferrara, 3 settembre 2017 - La mano dura del Questore sulla criminalità in zona Gad si allarga ora anche agli esercizi commerciali, con un’operazione di polizia amministrativa che vuole prevenire tutto ciò che sta accadendo in queste settimane e che sta creando malcontento e preoccupazione. Non solo repressione e arresti quindi, ma una serie di controlli a tappeto che vanno alle basi di molte attività illegali. Il tutto, in sinergia con il Comune e la polizia municipale. Sono stati 162 i locali pubblici controllati a tappeto nel giro di una settimana da polizia e vigili urbani, in applicazione del recente decreto del ministro Minniti e delle ordinanze che sul commercio già la polizia municipale adottava. E i primi risultati, stando ai dati forniti ieri in Questura, si vedono.

Tre erano gli obiettivi di questa operazione: gli esercizi di vicinato (soprattutto minimaket e locali che vendono bevande), i pubblici esercizi e le sale da gioco con slot machine e videolottery. E sempre tre, al termine di questa maxi operazione, sono state le attività sospese temporaneamente. Nel dettaglio, si tratta del Mini Bar Il Pentaone in via Ortigara, della Pizzeria Kebab di via Palestro e del Minimarket Nurjahan di via San Romano. Differenti le ragioni, così come la durata della sospensione della licenza.

Nel caso del bar di via Ortigara, gestito da un cittadino camerunense, era da tempo nel mirino delle forze dell’ordine per le tante lamentele dei residenti per disturbo alla quiete pubblica e per essere ormai diventato un punto di ritrovo per pregiudicati, spesso in attesa di clienti dello spaccio. Il locale resterà chiuso quindi per trenta giorni, applicando proprio il decreto Minniti. Discorso diverso per gli altri due esercizi, che hanno subito entrambi una sospensione di quindici giorni, per violazioni delle ordinande comunali sui divieti di somministrare bevande ai minori e oltre l’orario consentito.

«In totale – spiega Amedeo Pazzanese, dirigente della Divisione Pasi (Polizia amministrativa e sociale e dell’immigrazione) – sono stati controllati 42 esercizi di vicinato, 120 esercizi pubblici di cui un centinaio con macchine slot e video lottery, che hanno portato a cinque sanzioni per violazioni delle norme sugli apparecchi di gioco e ad altrettanti provvedimenti per violazioni di natura amministrativa. In totale le sanzioni sono state pari a quasi novemila euro».

NUMERI rilevanti, se si aggiunge che in sette giorni il mirino è stato puntato su circa l’85% dei locali della città, 162 appunto. E che tanti si sono rivelati virtuosi e operanti nel rispetto della legalità. «Ovviamente si tratta solo di uno step – continua Pazzanese –, un’attività che solo se fatta nel tempo può diventare efficace». Nel frattempo, come anticipato ieri, ecco il primo Daspo di natura commerciale, recapitato a un venditore abusivo che a duecento metri dalla cattedrale vendeva illecitamente dei prodotti: per le prossime 48 ore non potrà mettere piede, per alcun motivo, in un raggio di 200 metri dal Duomo.