Argenta, il cuore di Chiara si è fermato: "Era una figura di riferimento"

E' morta la bidella di 53 anni investita da un’auto lunedì

Chiara Bonazza

Chiara Bonazza

Argenta (Ferrara), 18 gennaio 2018 - Dopo due giorndi agonia il suo cuore ha cessato di battere. Si è spezzata così la vita di Chiara Bonazza, la bidella di 53 anni travolta da un’auto mentre col figlio Alessio Raggi, 30 anni, attraversava la strada, su via Celletta. L’incidente è avvenuto lunedì scorso, intorno alle 18, all’altezza del negozio per animali e giardinaggio. La donna e il figlio tornavano a casa dopo aver fatto compere. In via Di Vittorio li aspettava il marito e padre, Renzo Raggi, ex dipendente di Soelia, in pensione da poche settimane. Ma l’incidente s’è portato via per sempre la sua donna che, per la violenza del colpo subìto, è volata per una decina di metri, piombando pesantemente sulla strada, esanime.

Trasportata all’ospedale di Cona era stata colpita da un arresto cardiaco, ma si era ripresa. Nella notte era stata operata alla testa ed alla milza ed era in attesa di un’altra operazione al bacino ed alle vertebre. Ma il suo fisico non ce l’ha fatta e ha ceduto. Il figlio invece, protetto dal corpo della madre che gli ha fatto da scudo, se l’è cavata con la frattura di una costola. Nel primo pomeriggio i sanitari hanno avviato il periodo di osservazione per accertare la morte cerebrale, terminato poco dopo le 20. È immenso il dolore di Alessio per la drammatica scomparsa della madre, cui era legatissimo; profondamente scosso e affranto anche il marito, che non sa darsi pace. Secondo alcune testimonianze, raccolte dalla Polizia municipale i due erano sulle strisce al momento dell’impatto con l’auto. Ma il conducente della macchina che li ha falciati, un portuense di 71 anni, afferma di esserseli trovati di fronte all’improvviso. Sottoposto ad alcooltest, come impone la legge, non è comunque risultato né ubriaco né sotto l’effetto di stupefacenti. Sono stati avviati intanto accertamenti sul corretto funzionamento dell’impianto luminoso che segnala il passaggio pedonale. La scomparsa di Chiara Bonazza ha destato cordoglio e commozione, in particolare tra i colleghi delle scuole superiori, dove la donna lavorava da almeno 20 anni. Ma anche tra gli insegnanti, la dirigenza e gli stessi studenti. «Era una persona a modo – la ricorda il preside Francesco Borciani – una figura di riferimento stimata ed apprezzata da tutti noi, che le volevamo bene, gli eravamo affezionati, soprattutto per quei suoi modi cordiali e amichevoli. Era addetta alle pulizie, ma dava sempre una mano e si rendeva disponibile anche per altre mansioni».