Morto sugli scogli, escluso l’omicidio

È stato identificato il corpo rinvenuto al Lido degli Estensi: è un marocchino di 40 anni che abitava nel Modenese

Il luogo del ritrovamento del corpo

Il luogo del ritrovamento del corpo

Ferrara, 12 settembre 2017 - È stato identificato il corpo senza vita ritrovato sugli scogli del porto canale di Lido degli Estensi. Si tratta di un marocchino di 40 anni (H. H. le sue iniziali), regolare sul nostro territorio e domiciliato a Zocca. Nel paese dell’Appennino modenese vivono anche alcuni suoi familiari, tra cui il fratello che il giorno precedente al ritrovamento ne aveva denunciato la scomparsa. A dare un nome al cadavere trovato incastrato tra le rocce sono state le impronte digitali. Una ‘traccia’ che ha condotto gli inquirenti dritti all’identità di quel ‘mister x’ morto in maniera ancora misteriosa. Già, perché se un nodo è stato sciolto, ne rimane da sbrogliare un altro ben più complesso. E cioè la causa del decesso. La rosa delle possibilità si sta via via riducendo. Ad oggi infatti, stando a quanto trapela da fonti inquirenti, l’omicidio sarebbe escluso. Restano in piedi le altre ipotesi: malore, magari legato all’utilizzo di qualche sostanza, o suicidio. A risolvere il rebus potrà essere soltanto l’autopsia. Il corpo, come emerso già dal primo giorno, non presenta segni di violenza evidente. La posizione in cui è stato trovato, incastrato sugli scogli con le mani dietro alla schiena e due magliette tirate fin sulla testa, aveva fatto pensare a un omicidio. Le cose sembrano invece essere andate in maniera diversa.

Come? Ancora non è dato sapere. La procura (l’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Tittaferrante) sta attendendo il completamento delle procedure di notifica per disporre gli esami medico legali. Accertamenti dai quali emergerà finalmente la verità sulle cause del decesso. La vittima, lo ricordiamo, presentava sull’addome diverse cicatrici da intervento chirurgico ed era quasi senza denti. L’autopsia potrebbe rivelare quale tipo di operazioni abbia subito e di quali patologie abbia sofferto. Resta infine da capire cosa ci facesse la sera di giovedì (l’ora del decesso è stata fissata intorno alle 21.30) in fondo al molo del porto canale. E, soprattutto, se fosse da solo. Non si può infatti escludere che ci fosse qualcuno con lui. Qualcuno che, magari vedendolo stare male, si sia spaventato e sia fuggito abbandonandolo al buio tra le rocce del frangiflutti.

f. m.