Gian Carlo Perego è il nuovo arcivescovo di Ferrara-Comacchio

Le prime parole: «Attenzione ai piccoli, ai malati e ai poveri». La commozione di mons. Luigi Negri nell’annuncio

Mons. Gian Carlo Perego, cremonese, è il direttore generale della Fondazione Migrantes

Mons. Gian Carlo Perego, cremonese, è il direttore generale della Fondazione Migrantes

Ferrara, 15 febbraio 2017 - «Cercherò di essere compagno di strada, come Gesù con i discepoli di Emmaus, per saper leggere ‘i segni dei tempi’». E’ il primo messaggio di mons. Gian Carlo Perego, da oggi ufficialmente nuovo arcivescovo di Ferrara - Comacchio; la nomina, attesa da tempo (e formalizzata da una lettera del Nunzio Apostolico mons. Adriano Bernardini firmata quattro giorni fa), è stata annunciata in contemporanea a Ferrara ed a Cremona, la città di cui mons. Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, è direttore generale.

A mezzogiorno, in concomitanza con la pubblicazione sul bollettino del Vaticano, in città nella Sala del Sinodo, è stato l’arcivescovo mons. Luigi Negri a dare direttamente l’annuncio ad una rappresentanza del clero e del mondo laicale: martedì pomeriggio la prima conversazione telefonica, ieri l’augurio che il successore, ritenuto figura di grandi capacità, «si abitui a essere chiamato Eccellenza – sorride l’arcivescovo – e si impegni subito ad incontrare e ascoltare». Un momento simbolico forte per la Chiesa ferrarese: «Mi è chiesto oggi di lasciare questo campo in cui ho lavorato con fatica e gioia. E così come è nella vita, uno semina, l’altro raccoglie».

Ancora non è stata fissata la data dell’insediamento del nuovo arcivescovo. Perchè innanzitutto mons. Perego dovrà essere consacrato vescovo, un fatto che dovrebbe avvenire di norma entro i prossimi due mesi. Poi l’insediamento ufficiale a Ferrara, così come avvenuto per i suoi predecessori, con la prima tappa alla Basilica di San Giorgio. Salutando i presenti, nascondendo tracce di commozione, mons. Negri non ha chiarito dove eserciterà il suo ruolo di arcivescovo emerito: «Vi dirò dove andro a sistemarmi, adesso conta solo questo momento importante», il saluto assieme all’applauso indirizzato al suo successore.