Ferrara, pestaggio in pieno centro

Ipotesi regolamento di conti. Via Gobetti, un amico della vittima ha fatto fuggire gli aggressori

Il ferito soccorso in via Gobetti

Il ferito soccorso in via Gobetti

Ferrara, 20 agosto 2017 - Botte da orbi in pieno giorno e a quattro passi dal Listone. Un pestaggio in piena regola che, secondo gli inquirenti, ha il retrogusto del regolamento di conti. La vittima è un tunisino di 29 anni, rimasto a terra con il naso rotto e alcune ammaccature. Avrebbe potuto andargli anche peggio se in suo soccorso non fosse intervenuto un amico, uno studente 21enne anche lui tunisino. Ma andiamo con ordine. Via Gobetti, ore 12.30. Il 29enne inizia a discutere con un gruppo di persone (a suo dire mai viste prime). Il battibecco, nel giro di un istante, si trasforma in zuffa. Si alzano le mani e volano i cazzotti. Il nordafricano viene raggiunto da alcuni colpi che gli riducono il volto a una maschera di sangue. A quel punto, in via Gobetti arriva l’amico della vittima, appena uscito da un bar. Vede quello che sta accadendo e si mette in mezzo per separare i litiganti. Il suo intervento basta per mettere in fuga gli aggressori.

In quegli stessi istanti, in via Gobetti passa anche Paola Peruffo, consigliere comunale di Forza Italia. È lei a dare l’allarme ai carabinieri. Sul posto arrivano una pattuglia dell’Arma e l’ambulanza del 118. I sanitari medicano il malcapitato mentre i militari ricostruiscono i contorni dell’accaduto. La vittima descrive i suoi aggressori come uomini dell’est Eurpa, a lui sconosciuti. E questa, al momento, è la versione ufficiale. Non si esclude però che dietro alla scazzottata possa esserci un regolamento di conti con radici più profonde di una ‘banale’ zuffa di strada.