Ferrara, la Polizia Municipale raddoppia l’impegno alla Gad

Festa di San Sebastiano, nel consuntivo stabili le sanzioni stradali: oltre 71mila in un anno

Premiati anche Aaron e Chloe, i vigili urbani a ‘quattro zampe’ che costituiscono l’unità cinofila antidroga

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Ferrara, 21 gennaio 2018 - La Polizia Municipale ha celebrato San Sebastiano. Patrono della divisa blu e, in parte, simbolo (martire) di un corpo che, anno dopo anno, viene ‘trafitto’ dal personale che manca. A rimarcarlo, ieri mattina in sala del consiglio per la commemorazione ufficiale, il comandante Laura Trentini. «Nel 2017 – spiega – il corpo ha contato 160 agenti su un organico di 177 persone. Con un progressivo calo da inizio legislatura del 5%».

Segno dei tempi, basti pensare al numero che ha fornito il sindaco Tiziano Tagliani: «in otto anni l’amministrazione comunale ha perso 235 unità». E il punto non è tanto il lavoro che aumenta ma la città che cambia, come cambia l’Italia a fronte di risorse (e normative) che non sempre aiutano gli enti locali. «Abbiamo gestito – così Trentini – 248 eventi».

Che detta così sembra nulla ma per il comando, calcolatrice alla mano, vuole dire mille ore in più, con meno persone, rispetto all’anno prima. E gli eventi della città che cambia sono la Spal in serie A (con il mutamento urbano che comporta), i 34mila turisti per San Silvestro e, soprattutto, l’emersione del tema sicurezza che se da un lato ha generato lotte politiche, il più delle volte senza esclusione di colpi, dall’altro ha avuto il merito di accendere la luce sul ‘problemone’ di tanti ferraresi. «In Gad – elenca il comandante – abbiamo raddoppiato le presenze diurne, 644 contro le 289 del 2016».

Trentini elenca cifre, non nasconde i problemi che riguardano il controllo del territorio. Calano le segnalazioni ai vigili di quartiere «non perché ci siamo meno problemi ma perché noi abbiamo meno risorse da destinare al ruolo». Un ruolo che per il comandante rappresenta «una missione». E, in tempi di crisi economica (quindi di tessuto) – il vescovo Perego ha parlato di rischio disgregazione sociale e di crisi del senso di bene comune – non esserci (o esserci di meno) è un problema. E tra l’esserci e il non esserci sta il punto.

L’assessore alla sicurezza Aldo Modonesi fa il quadro. «In cinque anni i reati su Ferrara sono passati dagli 8.679 del 2012 ai 7.529 del 2017. Non perché si denuncia di meno ma perché sono stati messi in campo sforzi superiori. Da tutti i punti di vista. Però ci sentiamo meno sicuri». Il nodo è qui. Meno risorse, meno personale e una città che cambiando come cambia il mondo, genera un senso di insicurezza diverso. «Serve – ammette Modonesi – una sicurezza capillare, integrata e coordinata». Perché la sicurezza è la qualità della vita, a partire «dal non essere disturbati da uno spacciatore». Una festa che è il punto sullo stato delle cose. Una festa che va oltre le 71.280 sanzioni (50 più dell’anno prima) e che mette sul tappeto sfide di una città in cambiamento.