Omicidio di Pontelangorino, oggi la perizia psichiatrica

Nuova udienza per Sartori e Vincelli, i due minorenni finiti in carcere per aver ucciso Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni nel sonno il 10 gennaio 2017

La villetta del delitto

La villetta del delitto

Ferrara, 13 febbraio 2018 - L’orrore di Pontelangorino torna in aula. E quello di questa mattina – dalle 10 davanti al gup del tribunale dei minori Anna Filocamo – sarà un passaggio molto importante per il futuro giudiziario di Manuel Sartori e Riccardo Vincelli, i due minorenni finiti in carcere per aver ucciso Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni nel sonno il 10 gennaio 2017. Toccherà ai periti del giudice spiegare i risultati dei tre mesi di lavoro sulla psiche di Sartori (esecutore materiale della mattanza) e dell’ex amico Vincelli (la mente che ha organizzato il piano per uccidere i genitori).

AGGIORNAMENTO I baby killer in grado di intendere e di volere

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Perizia che fino a ieri, come confermato dall’avvocato Lorenzo Alberti Mangaroni (per Sartori), non era ancora stata depositata. Dopo l’esame dei periti, sarà la volta dei consulenti nominati dal legale il cui lavoro è già noto da qualche settimana. L’analisi di questi ultimi, infatti, si sofferma su svariati aspetti della psicologia del giovane, cristallizzando però un punto fermo: Manuel Sartori non soffre di alcun tipo di infermità mentale. Tradotto, psicologo e psichiatra non hanno riscontrato patologie tali da poterlo dichiarare incapace di intendere e di volere. Neppure parzialmente.

Pontelangorino, le intercettazioni dei due amici. "Non tradirmi"

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Altro discorso sarà chiarire cosa in quel momento gli sia passato per la testa. Cosa abbia generato quel momento di buio che ha armato la sua mano contro i genitori dell’amico, una coppia che l’aveva visto crescere. Secondo i tecnici di parte, una delle chiavi di lettura sarebbe da ricercare nella «profonda immaturità» che caratterizza l’adolescente. Tutti aspetti che verranno approfonditi in aula questa mattina. Entrambi, arrestati dai carabinieri di Ferrara e Comacchio sotto la direzione del pm Silvia Marzocchi, devono rispondere di omicidio premeditato. Tutti e due hanno scelto la strada del rito abbreviato, condizionato dalla perizia psichiatrica.

Omicidio di Pontelangorino, l'eredità dei coniugi uccisi al figlio assassino