Ferrara, emergenza profughi, primi arrivi in albergo a Portomaggiore

Si tratta di sei richiedenti asilo. La Lega Nord insorge: "Basta"

L’escalation degli sbarchi (foto Ansa)

L’escalation degli sbarchi (foto Ansa)

Portomaggiore (Ferrara), 29 maggio 2018 - Gli sbarchi non si fermano e dopo gli ultimi arrivi è a Portomaggiore a prendere atto della situazione. Sorpresa e preoccupazione a Portomaggiore per l’arrivo ieri mattina di sei richiedenti asilo, i primi della serie, tutti ospitati nell’unica struttura alberghiera della cittadina, l’albergo Pippi, in via Carlo Eppi. Si tratta di giovani africani, tutti uomini, di religione cristiana. Dovrebbero lasciare la cittadina oggi.

Sull'episodio insorge la Lega Nord: «Siamo molto preoccupati – afferma indignato il capogruppo Gian Luca Lombardi –. Il sindaco Nicola Minarelli aveva ottenuto rassicurazioni riguardo l’invio di richiedenti asilo, in quanto Portomaggiore ha un numero di immigrati stranieri, soprattutto pachistani e del Nord Africa, che hanno raggiunto quasi il 20 % della popolazione. Ebbene il prefetto si è rimangiata la parola e ha spedito sei richiedenti asilo, cercando di tenere nascosta l’operazione, per timore della reazione negativa della gente. Ma non saremo complici di questo modo di operare. Il prefetto deve prendersi le sue responsabilità nel gestire l’emergenza, senza fare entrare dalla finestra le decisioni che erano uscite dalla porta. A Portomaggiore siamo al completo con il numero di stranieri, in più c’è quel pazzo del serbo pluriomicida che nemmeno mille persone che gli stanno dando la caccia riescono a prendere, e adesso arrivano i richiedenti asilo».

Dovevano arrivare in 20, ne sono arrivati 6 di richiedenti asilo, ma solo perché l’albergatore aveva quella disponibilità. «Oggi dovrebbero andarsene – riprende Lombardi – perché l’albergatore ha avvisato che gli servono le camere, perché prenotate da tempo. Non vorrei che il prefetto sequestrasse la disponibilità dell’albergo e andasse contro la sua volontà».