Ferrara, venti nuovi profughi in due giorni

Summit in prefettura: idea container Continuano gli arrivi. Oggi il vertice per fare il punto su alloggi e hub07

L’arrivo di nuovi profughi sulle coste italiane (foto Ansa)

L’arrivo di nuovi profughi sulle coste italiane (foto Ansa)

Ferrara, 29 giugno 2017 - Venti nuovi arrivi in due giorni. Quindici lunedì e cinque ieri. L’ondata di sbarchi sulle nostre coste non si placa e le conseguenze di quella che ormai ha tutte le caratteristiche di un’emergenza senza fine ha le sue ricadute anche sulla nostra città. L’arrivo di nuovi migranti ha fatto aumentare la quota di persone ospitate tra capoluogo e provincia, che ormai ha superato abbondantemente le 1.300 unità. Un dato che si assesta (seppur di poco) al di sopra del parametro fissato dal ministero dell’Interno, cioè 3,5 migranti ogni mille abitanti. Ma, non potendo prevedere quando e quanti richiedenti asilo approderanno sulle nostre coste, non si può fare altro che correre ai ripari. I quindici arrivati lunedì sono stati alloggiati in una sistemazione provvisoria. Si tratterebbe di una struttura non ‘attrezzata’ per l’accoglienza e quindi, per forza di cose, temporanea, in attesa di una soluzione migliore. Un elemento che dà il polso della portata dell’emergenza che prefettura e Asp si trovano a gestire. I cinque stranieri arrivati ieri invece, prenderanno il posto di altri che hanno terminato il loro percorso di accoglienza.

I numeri, insomma, continuano a crescere mentre diventa sempre più complicato trovare soluzioni per ospitare tutti. Il prefetto Michele Tortora, nella consapevolezza di dover comunque dare una risposta all’emergenza montante, si è sempre detto pronto a intraprendere ogni strada necessaria. Tra queste, anche requisizioni, container o tendopoli. Da qualche settimana circola poi l’ipotesi della creazione di un nuovo ‘hub’, secondo a quello di Pontelagoscuro. Una delle idee più accreditate sarebbe quella che vede l’ex lazzaretto di via Carlo Mayr come posto ideale per la creazione della nuova ‘maxi struttura’ di accoglienza. Come riportato dal Carlino, sarebbero già stati avviati contatti con l’azienda ospedaliera, proprietaria dell’immobile, al fine di valutare i modi e i tempi per l’acquisizione dello stabile. Di certo però, non c’è ancora nulla. Dal fronte dei privati, poi, non sarebbero arrivate altre offerte di appartamenti o strutture in cui alloggiare i richiedenti asilo. La prefettura sta quindi scandagliando ogni possibile situazione per poter essere preparata in caso di nuova invii (peraltro altamente probabili). Anche per questa ragione, oggi ci sarà un summit a palazzo Giulio d’Este. Un incontro tecnico, finalizzato a valutare tutte le ipotesi e le possibilità sul campo per dare risposte alla crisi.

Nei giorni scorsi, a quanto trapela, sarebbero state svolte verifiche di fattibilità su alcune situazioni che potrebbero fare al caso della macchina dell’accoglienza. Tra queste ci sarebbero anche alcune aree in cui piazzare dei container. Una soluzione già applicata in altre province, ma vista come fumo negli occhi da più fronti. Il vertice di oggi guarda al futuro. Le notizie più recenti parlano di altri sbarchi sulle nostre coste. I venti arrivi degli ultimi giorni potrebbero quindi essere soltanto i primi di una nuova serie, dopo una breve quanto effimera ‘finestra’ di tranquillità.