Ferrara, minaccia il commesso con una bottiglia. Afgano arrestato e già in libertà

Tentativo di rapina in via Garibaldi. Momenti di parapiglia. ll 22enne arrestato e subito rimesso in libertà

Tentativo di rapina andato male in via Garibaldi in un alimentari gestito da stranieri

Tentativo di rapina andato male in via Garibaldi in un alimentari gestito da stranieri

Ferrara, 20 giugno 2017 - Cinque minuti di parapiglia in pieno centro storico all’ora di pranzo di ieri, sotto gli occhi increduli di decine di passanti. A portare sul posto ben cinque auto della polizia di Stato è un tentativo di rapina avvenuto in un alimentari di via Garibaldi. La dinamica della vicenda non risulta subito chiara ma, nel pomeriggio, gli investigatori ne vengono a capo arrestando il responsabile, un afghano di 22 anni. Ore 13, via Garibaldi, a una manciata di metri da piazza Sacrati. Il giovane entra in un alimentari gestito da stranieri. Si dirige verso uno dei commessi che in quel momento si trova dietro alla cassa. «Dammi dei soldi» incalza con una certa insistenza. Il commesso rifiuta con fermezza. La speranza è che un ‘no’ basti a far desistere il malvivente dal suo intento. Ma così non è. Il 22enne afferra una delle bottiglie esposte sugli scaffali del negozio di alimentari, la impugna come un’arma e minaccia il cassiere. È la scintilla per il parapiglia. Il rapinatore all’improvviso rovescia la cassa e agguanta le banconote che trova a portata di mano (circa 200 euro secondo le prime stime) poi cerca di andarsene.

Non riesce però a divincolarsi, anche grazie alla presenza di un altro dipendente che lo blocca in attesa dell’arrivo dei soccorsi. In via Garibaldi arrivano due volanti della polizia di Stato, quasi subito raggiunte da altre tre macchine. Gli agenti raccolgono le prime (confuse) informazioni sulla zuffa. A complicare le cose, le difficoltà con l’italiano dei protagonisti della vicenda. Per approfondire la dinamica dell’accaduto, il rapinatore e il commesso vengono portati in questura. Una volta lì, gli investigatori possono proseguire con le loro indagini. Ma, di lì a poco, si verifica un nuovo e inatteso stop. Il rapinatore chiede di avere un po’ d’acqua e accusa un lieve malore. Immediatamente soccorso, viene trasportato in ospedale per accertamenti. Solo una volta rimessosi in sesto, i poliziotti possono portare a termine gli accertamenti e chiarire la vicenda di via Garibaldi. Il giovane afghano viene così arrestato per rapina e subito rimesso in libertà.