Rapina market di piazza Stazione: "Ha rotto bottiglie e rovesciato tutto"

Il racconto del titolare: "Non voleva pagare poi la reazione violenta"

Mohammd Rasel, cassiere bengalese 24enne (foto Businesspress)

Mohammd Rasel, cassiere bengalese 24enne (foto Businesspress)

Ferrara, 28 febbraio 2017 - Ancora violenza all’ombra del grattacielo. Precisamente nel market etnico di piazzale stazione, sotto i portici che affacciano sulle fermate dei pullman. Tutto è avvenuto domenica sera, poco dopo le 21.30: un uomo robusto, africano, apparentemente non ubriaco, è entrato nel negozio con l’idea di rubare della merce. «Aveva una bottiglia di birra già in mano – racconta, ancora scosso, Mohammd Rasel, cassiere bengalese 24enne – e ha preso una confezione di arachidi. Si è diretto verso l’uscita senza dire nulla, così gli ho chiesto se avesse intenzione di pagare oppure no».

A quel punto l’inferno. «L’uomo – prosegue Mohammd – con un rapido gesto della mano ha frantumato la bottiglia di birra sulla cassa: il registratore si è aperto ma lui non ha preso neanche un soldo, così gli ho detto di allontanarsi e lui si è dileguato». Tutto finito? Neanche per sogno. «Dopo un paio di minuti – precisa ancora il commesso – quell’uomo, che avrà avuto all’incirca una trentina d’anni, è tornato e con una violenza incredibile ha iniziato a spaccare alcune bottiglie di vetro e rovesciare per terra tutti i cassoni della frutta. A quel punto ho chiamato i carabinieri e lui è scappato». Una versione, quella del giovane bengalese, confermata anche dal proprietario del market che, però, coincide solo in parte con quanto raccolto dai militari: secondo questi ultimi, infatti, dal registratore di cassa sarebbero stati sottratti circa un centinaio di euro. Impossibile, ad ogni modo, ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, in quanto la telecamera di sorveglianza presente all’interno dell’esercizio risulta non funzionante. «Non ci spieghiamo il perché di un’azione simile – ripetono i due uomini del market, continuando a sostenere il fatto che dalla cassa non sia stato sottratto nemmeno un centesimo –. Non avevamo mai visto quell’uomo e non ci sembrava ubriaco. Era vestito normalmente e parlava italiano: inoltre, da quando siamo qui non abbiamo mai avuto problemi con persone africane».

Una brutta avventura, dunque, che ha lasciato in Mohammd tanta paura e un bel po’ di lavoro extra da svolgere: la notte è servita, sì, per pulire e rimettere in ordine l’intero negozio, ma anche e soprattutto per cercare di calmarsi.