Mirabello e Sant’Agostino dicono sì, dalla fusione nasce Terre del Reno

Vittoria con uno scarto di sole 400 preferenze in più rispetto al No. Al referendum hanno votato appena tre aventi diritto su dieci

Il sindaco di Mirabello Angela Poltronieri al voto ieri sera

Il sindaco di Mirabello Angela Poltronieri al voto ieri sera

Ferrara, 17 ottobre 2016 - È STATA una lunga giornata di voto nei comuni di Sant’Agostino e Mirabello chiamati alle urne per decidere del futuro dei loro territori, se mantenere indistinte le due realtà o fondersi sotto un’unica entità, con vantaggi economici e peso politico decisamente diverso. A prevalere è stato il sì che ha vinto in entrambi i comuni e con uno scarto di 400 preferenze in più rispetto al no. Due le schede a disposizione dei 5.466 santagostinesi e 2.619 mirabellesi: una per esprimere la volontà alla fusione e l’altra per scegliere il nome tra Reno, Terre del Reno e Reno Antico. Alle 23, la chiusura dei seggi e un interessante dato sull’affluenza che si è aggirata attorno al 35,5%. Non proprio la conferma di cittadini che vogliono essere protagonisti di questo importante momento storico. Lo spoglio delle schede è stato vissuto in ogni sezione, soprattutto a Mirabello, con estrema ansia e apprensione per un risultato che è stato tirato fino all’ultimo. Il primo è arrivato proprio da Mirabello dove il sindaco Angela Poltronieri ha seguito di persona e sul posto l’andamento dei sì e dei no annunciando la vittoria del sì per soli 12 voti. Sì anche per Dosso, San Carlo e soprattutto per Sant’Agostino con un dato ultimo di 1.216 si e 828 no.

«UNA VITTORIA dopo 3 anni di lavoro, rapportandoci con interlocutori diversi, prima con l’amministrazione di Sant’Agostino e poi con il commissario. Un processo complesso – le parole della Polltronieri –. È stato un risultato molto combattuto e mi aspettavo soprattutto a Mirabello così poco scarto perché c’è stata tanta discussione. Domani (oggi, ndr) incontrerò subito il commissario di Sant’Agostino e si incomincerà a condividere le procedure ma soprattutto ringrazierò la mia giunta e il mio consiglio per aver condiviso e appoggiato questo processo. Lascio volentieri la mia carica perché credo che un’amministrazione debba avere una visione ed un progetto ed una visione positiva per la comunità, ben più ampia rispetto alla propria legislatura. Ho già sentito Marcella Zappaterra e l’assessore regionale Emma Petitti che sono molto contente del risultato. Se fosse passato il no si sarebbe comunque dovuto iniziare a lavorare sulle funzioni associate». Ultimo il dato sul nuovo nome del Comune. È stato scelto Terre del Reno. Si sono registrate però un alto numero di schede bianche o nulle.

Laura Guerra