«Rispedisco per posta la sciarpa della Spal tolta al Savonarola»

Il busker scozzese travolto da un’ondata di proteste e insulti sui social per aver asportato il simbolo biancoazzurro

La statua del Savonarola con la sciarpa della Spal, asportata la notte scorsa da un musicista ‘busker’

La statua del Savonarola con la sciarpa della Spal, asportata la notte scorsa da un musicista ‘busker’

Ferrara, 30 ottobre 2016 - «E’ già per posta». Sembra essersi arreso all’ondata di sdegno dei ferraresi, e in particolare dei tifosi della Spal, il cantante del gruppo buskers ‘The Dark Jokes’ che ieri notte, per una bravata, si è arrampicato sulla statua del Savonarola, ha preso la sciarpa biancoazzurra che ornava il monumento dal giorno della festa per la promozione, e si è allontanato non prima di farsi immortalare con l’aria del bulletto. Un gesto goliardico, in fondo non diverso da quello dei giovani ferraresi che in passato avevano compiuto la stessa bravata, causando anche il distacco di alcune dita del Savonarola; ma in questo caso, il gesto di Paul Dennington, frontman del gruppo scozzese, ha innescato reazioni veementi in città. La pagina Facebook della band è stata presa letteralmente di mira dai messaggi dei tifosi spallini e non solo: c’è chi ha parlato di oltraggio (al monumento, oltre che al simbolo sportivo), chi addirittura di furto. Ma come in Curva Ovest si è levato il coro: «Give us back the scarf!», restituisci la sciarpa. Per un po’ silenzio, poi un tentativo goffo di fare simpatia: «La sciarpa non è stata rubata, è con noi nel tour», il primo commento della band. Poi, di fronte alla nuova raffica di proteste e insulti, la garanzia: «E’ già stata spedita per posta». A minimizzare è invece il direttore artistico del Buskers Festival Stefano Bottoni, che considera il gesto della band inglese come «goliardico» e in fondo come «manifestazione di simpatia per la città». Ma in attesa che la sciarpa torni al proprio posto, magari già prima del match di domenica con il Vicenza, lo scherzo dei ‘Dark Jokes’ (traduzione del nome: Gli Scherzi Neri) costerà loro un’accoglienza non proprio entusiastica, qualora decidessero di tornare a esibirsi in città.

Stefano Lolli