Lido Estensi, magnate russo truffato per mezzo milione di euro

Dopo avere acquistato una villa per 550 mila euro e avere atteso inutilmente i lavori per 3 anni ha denunciato una ristoratrice dell’Est Europa e un geometra per appropriazione indebita e estorsione

Truffa, foto generica (StudioSally)

Truffa, foto generica (StudioSally)

Lido Estensi (Ferrara), 22 orrobre 2017 – Magnate russo investe in un bed&brekfast al Lido degli Estensi e si ritrova vittima di una truffa costatagli più di mezzo milione di euro (550mila).

I lavori a rilento e con tutta probabilità le poco convincenti scuse per giustificare i rinvii e la mancata trasformazione d’uso di una villa privata in struttura ricettiva, lo hanno convinto dell’inaffidabilità delle persone che dovevano mandare in porto l’affare italiano.

A confermare i suoi dubbi sono stati gli accertamenti di polizia giudiziaria. Due giorni fa infatti i carabinieri della stazione del Lido degli Estensi hanno denunciato a piede libero per truffa, appropriazione indebita e estorsione in concorso tra la loro un geometra di 56 anni di Codigoro e una ristoratrice di origini russe di 47 anni.

La coppia aveva agganciato il magnate proponendogli l’acquisto della villa, immersa nel verde e in una ottima posizione della località rivierasca. Un business che ha richiesto l’iniziale esborso di oltre mezzo milione di euro per dare inizio ai lavori sull’immobile e riconvertirlo in b&b come era stato promesso.

La ristrutturazione, pur essendo parecchio avanti, non è però mai stata completata, sicché il magnate dopo quasi tre anni ha deciso di revocare l’incarico al geometra, che lo ha minacciato di usare le proprie influenze politiche per bloccare in modo definitivo i lavori.

Un copione degno del film ‘Totòtruffa’, peccato sia accaduto ai giorni nostri e poprio nel cuore di una riviera in cerca del rilancio economico turistico e di investitori che vi contribuiscano. Un campanello che deve avere risvegliato gli appettiti finanziari anche della ristoratrice la quale, a quanto si sa, in passato aveva preso contatti con alcuni immobiliaristi per testare la disponibilità di case di qualità da vendere a investitori russi