Vm, cassa integrazione per tutto il mese di ottobre

Prosegue il momento difficile per l’azienda di Cento

CRISI L’azienda centese sta cercando di risollevarsi

CRISI L’azienda centese sta cercando di risollevarsi

Cento, 8 settembre 2016 – E’ SEMPRE più preoccupante la situazione della situazione della Fca Vm Motori di Cento, vittima del mercato automobilistico americano che non accenna a migliorare e che, anche per il mese di ottobre, sarà costretta a vivere un altro mese di cassa integrazione. «Stiamo aspettando il programma e la comunicazione ufficiale, ma le anticipazioni parlano di cassa integrazione abbastanza pesante, così com’è stato già per il mese di settembre, che aveva visto il periodi di inattività incrementato rispetto ai precedenti – è la voce di Samuele Lodi, segretario provinciale della Fiom-Cgil –. Il mercato americano non tira per le ripercussioni del dieselgate ed i prezzi ancora bassi del petrolio che tengono bassi il costo della benzina, facendo faticare molto l’incremento del motore diesel. Non possiamo dire di essere in una crisi strutturale dell’azienda, ma rispetto al primo semestre del 2015 la riduzione è stata molto significativa, passando dalla necessità di straordinari fino alla prima cassa integrazione a febbraio 2016, incrementata nel tempo ed arrivata oggi al 50%.

MONITOREREMO e manderemo richiesta di incontro congiunto con l’azienda. Le istituzioni non si sono ancora mosse e non è stato chiesto un confronto con Fiat per capire le prospettive degli stabilimenti italiani». Particolarmente interessati al provvedimento sono i due flussi principali, ovvero la linea del V6 e del 4 cilindri, ora quasi al 50%, cioè con i lavoratori della linea impegnati, a settembre, soltanto nella metà dei giorni lavorativi, così come si prospetta per ottobre. La riduzione dell’orario, nelle diverse misure, vede coinvolta tutta la produzione, che comprende circa 900 dipendenti, in particolar modo quelli impiegati nei due flussi indicati. La lotta dei dipendenti è resa poi ancor più dura da una programmazione mensile che non permette di avere un piano industriale e capire i volumi in prospettiva, insinuando tra i lavori smarrimento e preoccupazione per un orizzonte temporale non chiaro ed indefinito.