Acquisto Carife, Ubi tace ma rispunta CariParma

RImborsi, situazione complicata per gli obbligazionisti ferraresi. Il termine per presentare le domande è il 3 gennaio 2017

Uno sportello Carife (Foto Businesspress)

Uno sportello Carife (Foto Businesspress)

Ferrara, 21 settembre 2016 - È scattata ormai la ‘zona Cesarini’ per Carife, ma di acquirenti ufficialmente ancora nessuna traccia. Ieri il CdA di Ubi Banca, in teoria unico potenziale compratore, non ha neppure affrontato il tema ‘good banks’ e la teorica offerta perciò resta virtuale. Da registrare invece la voce di un possibile ritorno di fiamma da parte di CariParma, ovvero i francesi di Credit Agricole che già in passato erano stati accostati alla banca cittadina.

Come nel calciomercato, perciò, il colpo è atteso per gli ultimi giorni, sperando soprattutto che si concretizzi: l’ultima soluzione sarebbe, come noto, l’intervento del Fondo Interbancario che se da un lato garantirebbe l’operatività di Carife, per i risparmiatori rappresenterebbe l’ennesima beffa.

Non che a questo non siano già temprati, gli obbligazionisti: anche la vicenda dei rimborsi sta regalando nuove tribolazioni e incertezze. Tra i primi ‘bondisti’ risarciti dal Fondo Interbancario (appena una ventina), non c’è nessun ferrarese: si tratta di risparmiatori di Banca Etruria, che hanno ricevuto l’80% dei propri investimenti, per somme comunque molto esigue. I ferraresi invece sono ancora al palo: «Quelli più avanti con la procedura sono alcuni risparmiatori che hanno presentato la richiesta online – spiega Roberto Zapparoli, presidente di Federconsumatori –, si tratta di una trentina di persone. Tre istanze sono state subito bocciate, per le altre è già stata chiesta un’integrazione di documenti. Il che, inevitabilmente, allunga i tempi».

Per il grosso degli obbligazionisti tutto è ormai pronto per l’invio, con la speranza però «che venga precisato il quadro di riferimento, che al momento presenta forti incertezze – prosegue Zapparoli –; l’atteggiamento molto restrittivo del Fondo Interbancario ci preoccupa, perché il termine per la presentazione delle domande scadrà il 3 gennaio 2017 ma di fatto nessuno tiene conto dei ritardi della procedura».

Accanto alle incertezze, i paradossi: non mancano anche tra i ferraresi le situazioni grottesche. È il caso di coppie di coniugi che hanno acquistato le obbligazioni e dopo un certo tempo le hanno cointestate ai figli: «Per i genitori si parla di rimborso diretto – chiude Zapparoli –, i figli invece, possessori degli stessi bond, rischiano di dover ricorrere all’arbitrato. Una situazione assurda...».

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