Ferrara, Ex Bazzi, il gestore sarà padovano. La birreria ‘Kofler’ vince la gara

Superata di soli due punti una società tutta ferrarese

Ex Bazzi, uno scorcio degli affreschi di una delle sale al primo piano (Businesspress)

Ex Bazzi, uno scorcio degli affreschi di una delle sale al primo piano (Businesspress)

Ferrara, 10 maggio 2017 - Parla veneto l’ex Bazzi Coloniali di piazza Municipale. Lunedì la commissione, chiamata a valutare le offerte delle tre società in lizza per acquisire la gestione della storica drogheria dei Grigioni, ha infatti decretato il vincitore: si tratta del gruppo Kofler, con sede a Rubano (Padova), che vanta una catena di birrerie, ristoranti e pizzerie in tutto il Nord Est. Da piazza dei Signori, appunto a Padova, a Verona, Treviso, Vicenza, Venezia, sino all’ultimo locale aperto a Milano, la catena è in forte espansione. E Ferrara rappresentava una piazza ideale per lo sbarco in Emilia Romagna.

Il gruppo veneto ha avuto la meglio su una società ferrarese, composta dalla Torrefazione Krifi e dalla ‘Crisi’ che già oggi gestisce alcune attività in centro (Ristorante Max, Duellanti, Bar La Novità). È stato un vero testa a testa, se si guarda il punteggio dell’aggiudicazione (ancora provvisoria, in attesa del completamento delle pratiche dirigenziali): 80,5 punti per il primo classificato, contro i 78,53 punti del gruppo ferrarese. Terzo, e nettamente staccato (appena 55,8 punti), il gruppo forlivese a marchio ‘Papparè’, pronto a replicare in piazza Municipale la formula del ristorante aperto a Bologna, sotto le Due Torri.

Da drogheria, presumibilmente nel volgere di un anno, l’ex Bazzi diventerà soprattutto una birreria (con cucina): basta infatti dare un’occhiata al sito internet di Kofler, e navigare tra le tante immagini presenti, per avere un’idea di come diventerà il locale di piazza Municipale. Anche se tra le condizioni prescritte nel capitolato di gara, c’è l’obbligo per l’aggiudicatario di utilizzare mobili e arredi della storica drogheria. Un obbligo che non può essere aggirato, a pena di decadenza del contratto. Perciò Kofler dovrà adeguare il proprio ‘format’, che pure è già contraddistinto – a quanto si vede online – da uno stile, quello delle birrerie e dei pub simil-bavaresi, abbastanza congruente con lo stile ottocentesco degli indimenticati Grigioni. Nella decisione, par di capire, anche l’elemento progettuale ha pesato: la gara infatti non era basata solo sull’offerta economica, ma anche su elementi di carattere architettonico.

A questo punto, tuttavia, la società vincitrice dovrà misurarsi non soltanto con il Comune (al quale, in fase di presentazione alla gara, era stata garantita una fidejussione a copertura di parte del primo canone di affitto), ma soprattutto con la Soprintendenza. Con le Belle Arti, infatti, Kofler dovrà misurarsi su aspetti di una certa rilevanza: oltre al rispetto assoluto del pregio dei locali, in ballo anche la possibilità di disporre di una ‘distesa’ in piazza Municipale, e magari di utilizzare in futuro una porzione del retrostante Giardino delle Duchesse. Sul primo punto, non dovrebbero esserci problemi, se non di spazio: Kofler potrà giocare la carte del permesso già rilasciato alle altre attività presenti nella stessa piazza. Per le Duchesse, invece, si tratterebbe di una novità assoluta. E in quel caso, aprirebbe la strada alla concorrenza con le attività presenti in piazza Castello.