Tassa di soggiorno, il confronto va avanti

Altro step tra l’amministrazione Fabbri e i rappresentanti delle associazioni di categoria. Il sindaco garantisce che tutti gli introiti andranno al turismo e per nuovi posti di lavoro

TASSA-D_WEB

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Comacchio, 6 ottobre 2015 – Tassa di soggiorno, una via obbligata per il Comune e un boccone amaro per le associazioni di categoria che ieri ne hanno discusso con il sindaco Marco Fabbri e il dirigente al turismo Roberto Cantagalli.

La questione è in divenire, ci sono proposte e suggerimenti da vagliare, ma l’epilogo sembra scontato.

Mantenere un bilancio di 1milione e 200 mila euro a sostegno di turismo e occupazione ha i suoi costi.

«Sarebbe stato preferibile incrementare l’aliquota Imu sulle seconde case, ma ormai siamo arrivati con l’acqua alla gola – dice – tutti gli introiti della tassa di soggiorno, già applicata in gran parte delle località rivierasche, saranno destinati al turismo anche per creare nuova occupazione».

Le ragioni dell’imposta stanno nei tagli di risorse al Comune, nel 2015 sono

venuti meno 563mila euro a cui si è aggiunto 1milione 200mila euro dovuto alla manovra di stabilità del governo.

A peggiorare la situazione c’è l’ipotesi dell’abolizione della Tasi sulle prime case e dell’Imu sui terreni agricoli, complessivamente 1milione e 900 mila euro.

Va da sé l’ipotesi di compensazione, anche in virtù di nuove sforbiciate, di cui la tassa di soggiorno è uno strumento. Sono state sei le proiezioni sull’applicazione dell’imposta, che hanno tenuto conto di possibili esenzioni per famiglie con bimbi fino ai 6 anni o fino ai 12 e di una quantificazione dell’aliquota che va dai 90 centesimo per gli alberghi a 4 stelle ai 60 per quelli a 3 sino ai 30 degli affittacamere.

Il gettito ipotizzato, a seconda delle esenzioni, varia da poco più di 900mila euro ai 745mila euro.

«Vogliamo continuare nella promo-commercializzazione di Comacchio avviata con i privati, anche perché i nostri competitor continueranno a investire», insiste Fabbri.

Fermo restando che sociale e pubblica istruzione non si toccano, l’imposta di soggiorno è l’unica via per far cassa.

«Ci vorrebbe un piano per lido, che metta in luce un’opera pubblica da realizzare. Se dobbiamo mandare giù il rospo - spiega - pensiamo al gettito più basso, accostandolo a un incentivo».

Obiezioni anche da Roberto Bellotti, presidente di Confesercenti del Delta.

«Si è parlato di 10 euro settimanali per appartamento gestito in modo imprenditoriale, mi pare troppo visto che esula dal numero di ospiti. Se dobbiamo introdurla – dice – cerchiamo di utilizzarne una parte per risolvere problemi cronici quali l’abusivismo commerciale».

Ted Tomasi di Comacchio è Turismo punta al mantenimento della promo-commercializzazione.

«Siamo cresciuti più degli altri – dice - il progetto strategico va rafforzato, se

restano risorse, possiamo pensare alla realizzazione di opere».

Per favorire la destagionalizzazione Dario Guidi di Cna turismo chiede l’esenzione dalla tassa dal 15 settembre al 15 maggio e in piena estate per i bimbi fino ai 12 anni.

Monica Forti