Dai campi alle tavole degli italiani. L'agricoltura è il tesoro di Ferrara

Stefanati: "Commercializzazione 400mila tonnellate di prodotti"

CAMPI VARIETALI_WEB

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​L’AGRICOLTURA è uno dei cardini su cui si basa l’Emilia-Romagna e in particolar modo il territorio ferrarese. Questo primato è dovuto non solo alla favorevole posizione geografica e alle condizioni climatiche, ma anche all’impiego di tecniche moderne di coltivazione e all’organizzazione di vendita dei prodotti. Sempre di più, però, con gli attuali scenari di mercato e con le politiche spesso lontane dal mondo agricolo, è necessario mettere in scena progetti e ragionamenti innovativi per chi vive la vita nei campi. Un importante punto di riferimento in questo settore è rappresentato a Ferrara, dalla società cooperativa agricola Grandi Colture Italiane, riconosciuta come Organizzazione di Produttori (O.P.), che si occupa dei prodotti agricoli, relativi alle colture cerealicole, oleaginose, proteoleaginose e proteiche, acquistati esclusivamente dalle cooperative agricole socie. «La società, grazie al contributo fattivo delle cooperative agricole che rappresenta, ha commercializzato lo scorso anno oltre 400mila tonnellate di prodotti agricoli – spiega il presidente Alberto Stefanati –. Questo anche grazie alla professionale ed esclusiva intermediazione della controllata C.I.A.A.D. Srl, di cui Guido Zani è amministratore unico. Il valore della produzione ha superato i 91,8 milioni di euro raggiungendo un risultato estremamente positivo se si considerano le sensibili contrazioni dei prezzi di quasi tutti i prodotti agricoli commercializzati. Non è scontato quindi operare con grande capacità in mercati difficili da interpretare e caratterizzati da elevata disponibilità di merce estera, spesso proposta a prezzi competitivi». I soci della GCI sono costituiti da 11 società cooperative agricole, che effettuano ritiro e stoccaggio dei prodotti conferiti dalle aziende agricole loro socie, a loro volta soci indiretti dell’O.P. Tra queste cooperative, 8 hanno sede legale in Emilia-Romagna, 6 delle quali in provincia di Ferrara, 2 invece hanno sede nel Veneto e 1 in Lombardia. In virtù di tale caratteristica la GCI è anche riconosciuta come ‘O.P. Interregionale’. Agrisol, Capa Cologna, Casa Mesola, Cesac, Cocerit, Coop. Agr. Nuova Cooperativa, Coop. Maiscoltori B.F., Coop. Ortofrutticola Copparese, Cooperativa Agricola SS. Vittore e Corona, Cooperativa Servizi Mezzano (CSM), Società Cooperativa Agricola sono i nomi delle realtà agricole associate alla Grandi Colture che rappresentano Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. «Vengono condotte periodicamente in collaborazione con le cooperative socie, azioni di formazione ai produttori agricoli – prosegue Stefanati –, con l’obiettivo di migliorare la qualità, la sostenibilità e la sanità dei prodotti, con particolare attenzione alla riduzione del rischio contaminazione da micotossine nei frumenti e nel granturco, uno dei maggiori problemi degli ultimi anni. Tale attività è resa possibile grazie all’interazione ed al collegamento con gli uffici tecnici delle cooperative socie che consentono anche un efficace trasferimento dell’innovazione»». La tutela nonché il miglioramento delle condizioni e delle attività dei soci produttori agricoli è alla base del pensiero di Grandi Colture. Da segnalare, inoltre, la presentazione alla Regione Emilia Romagna di due importanti progetti di filiera, in ambito P.S.R. 2014-2020 dei quali l’O.P. è la capofila, che hanno coinvolto 6 delle cooperative socie.