Rifiuti, una miniera di possibilità. "Recicla" è l'energia del futuro

Bellettato: "Serve investire nella salvaguardia dell'ambiente"

PASSIONE In grande la famiglia alla guida dell’impresa innovativa. Nella foto piccola uno dei mezzi  utilizzati per muovere le merci

PASSIONE In grande la famiglia alla guida dell’impresa innovativa. Nella foto piccola uno dei mezzi utilizzati per muovere le merci

DALLA cultura agricola di famiglia, il rispetto dell’ambiente, dall’applicazione di una tecnologia consapevole e innovativa, una produzione specializzata e di qualità. È Recicla, l’azienda di Ettore Bellettato che ha sede a Copparo e siti produttivi anche a San Giovanni di Ostellato, Argenta, Lugo di Romagna. Dal rifiuto organico produce compost misto che viene trasformato in ammendante per i campi agricoli, dagli scarti legnosi ricava pellet che diventa energia, dalla tecnologia applicata allo smaltimento, realizza la bonifica dei siti inquinati e industriali. Dal 2009, Ettore Bellettato ha rilevato l’azienda, in un’ottica di sviluppo che coinvolge la famiglia: la moglie Marisa, i figli Michele perito agrario e Federica laureata in economia e commercio, Silvia Simioli biologa e moglie del figlio. Nicola Romanini è il presidente del consiglio di amministrazione. Una realtà che cresce. Ha puntato sull’innovazione. Ha ottenuto le più importanti certificazioni ambientali: Iso 14001, Iso 18001, Iso 9001 e 50001, la certificazione Ohsas. «Vengo dal mondo dell’agricoltura – premette Ettore Bellettato – tanto che abbiamo un’azienda che produce il vino delle Terre di Cà Bindola. Per cui, quando abbiamo rilevato Recicla, abbiamo messo mano ad un settore partendo dal concetto che il rifiuto può essere una vera e propria risorsa, se si investe nella creazione di nuovi servizi a favore dell’ambiente e della sua salvaguardia». Monitoraggi costanti e una veloce lavorazione: «Dal rifiuto organico, attraverso e per conto di società che ci delegano, riusciamo con le nostre attrezzature a realizzare un prodotto utilizzato soprattutto in agricoltura – spiega Bellettato – . Ne lavoriamo circa 100mila tonnellate all’anno. Ritiriamo la frazione umida. Dalla biostabilizzazione dei residui orgonici produciamo fertilizzanti per l’agricoltura. Siamo partner di enti ed aziende pubbliche. Lavoriamo prevalentemente in Emilia-Romagna». La tecnologia ambientale fornisce servizi di forte specializzazione nel settore delle energie rinnovabili.

«ABBIAMO un centro di ritiro, autorizzato dalla Provincia di Ferrara, di potature di alberi caduti e ammalati – aggiunge Bellettato illustrando un altro ramo di azienda –. Nel nostro sito vengono lavorati e selezionati. La parte ricavata diventa materia prima secondaria. Va nelle centrali a combustione per la produzione di energia elettrica che viene messa in rete. Sono energie rinnovabili. «In questi settore – sottolinea l’imprenditore - dal rifiuto ricaviamo qualcosa di utile all’economia circolare». Oggi l’azienda ha 38 dipendenti e tre milioni di euro all’anno di fatturato. Ricerca, sviluppo e innovazione. Recicla incarna l’azienda 4.0. «Abbiamo un sistema produttivo collegato che adottiamo da anni e miglioriamo continuamente – conferma Ettore Bellettato –. Il principio è basato sulla sinergia accompagnata dal controllo. Parte da un segnale e solo quando l’efficienza è massima si autorizza il processo produttivo». Non è teoria, ma una pratica costante: «Le fasi vengono comandate a distanza a persone specializzate – spiega l’imprenditore – in parte telefonicamente, in parte attraverso un sistema computerizzato. Credo di aver anticipato il processo. Stiamo migliorando le macchine. L’obiettivo è evitare l’errore umano. Se riusciremo a sviluppare bene questo – sottolinea con convinzione – avremo solo delle unita di controllo». Recicla lavora anche nei settori degli autotrasporti ambientali della depurazione dei terreni contaminati che, attraverso attrezzature vengono recuperati e riutilizzati. «I dipendenti fanno costantemente corsi di aggiornamento – conclude Bellettato - e hanno la possibilità di crescere professionalmente».