Mercoledì 24 Aprile 2024

Palio, a Ferrara correrà il figlio di ‘Trecciolino’

Santo Spirito ingaggia il fantino Enrico Bruschelli: «Predestinato ma non... raccomandato»

I contradaioli di Santo Spirito nella cena natalizia: al centro (con il foulard) il fantino Enrico Bruschelli

I contradaioli di Santo Spirito nella cena natalizia: al centro (con il foulard) il fantino Enrico Bruschelli

Ferrara, 21 dicembre 2014 - Nel Dna si intrecciano la passione dei cavalli e l’emozione del Palio. Enrico Bruschelli, figlio del mitico ‘Trecciolino’, è il fantino scelto da Santo Spirito per correre in piazza Ariostea a fine maggio; una scelta logica, quasi una continuità di amicizia e di affetto, per il legame tra la Contrada della Granata Svampante e Gigi Bruschelli, che proprio a Ferrara debuttò e vinse nel ’92 e nel ’93 prima di diventare il dominatore assoluto in piazza del Campo a Siena.

 

Il diciannovenne Enrico è dunque un predestinato: «Ma non un privilegiato, perché si alza tutte le mattine alle cinque per allenarsi duramente e provare a far valere talento e passione», garantisce il presidente del Rione Gabriele Mantovani. Dopo aver esordito in luglio a Siena (dove ha ottenuto anche il soprannome paliesco di ‘Bellocchio’, dovuto soprattutto agli occhi verdi), Bruschelli jr. tenterà dunque di fare il grande salto in un Palio che conta proprio a Ferrara: «Speriamo che la storia si ripeta – sorride -, sia per me ma soprattutto per Santo Spirito». In pista sarà probabilmente il più giovane, come tra i più giovani è stato a Siena: a luglio ed agosto ha corso per la Giraffa, sia pure senza brillare (in agosto anche a causa dell’infortunio del cavallo), ma la voglia di esplodere è enorme.

 

«Non voglio che mi si guardi come al figlio di ‘Trecciolino’, perché anche se i confronti saranno inevitabili, a me servono solo per crescere – prosegue –; in pista però ognuno segue la propria strada, ed io voglio percorrere la mia, con impegno ed umiltà. Certo, sarebbe bello superare i record del babbo...». Ma la scelta di un fantino tanto giovane, per Santo Spirito è anche l’avvio della linea (giallo)verde: «Largo ai più giovani – riprende Mantovani –; il ricambio generazionale da noi, come nelle altre contrade del Palio, è iniziato da tempo ma adesso abbiamo deciso di accelerare. Dando le redini a Enrico, facciamo capire che il percorso è irreversibile». Sabato sera, festosa cena al Duchessa Isabella con 150 contradaioli. Con cori e cuori già rivolti alla sfida di maggio.