Gad, vertice in prefettura: "Servono più blitz"

Summit dopo l’ultima maxi rissa: "Scenario difficile"

Blitz al Quartiere Giardino (Businesspress)

Blitz al Quartiere Giardino (Businesspress)

Ferrara - 21 giugno 2016 - La via d’uscita dal caos del quartiere Giardino? Le operazioni interforze. È quanto è emerso dalla riunione ‘straordinaria’ del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto ieri mattina in prefettura. Un summit, al quale hanno partecipato i responsabili delle forze di polizia oltre al sindaco Tiziano Tagliani e all’assessore alla sicurezza Aldo Modonesi, necessario per fare il punto della situazione dopo alcuni giorni di fuoco. Due accoltellamenti e una maxi rissa in nemmeno 48 ore sono decisamente troppo. È stato quindi necessario un incontro per rivedere le strategie di azione alla luce degli ultimi sviluppi.

La decisione è stata quella di «intensificare i servizi congiunti delle forze dell’ordine», oltre a iniziative più stringenti per «elevare il livello di controllo sulle zone più interessate» dagli episodio di violenza. Tradotto, più controlli interforze, sulla falsa riga di quello condotto giovedì scorso come controffensiva all’episodio delle due vigilesse allontanate dai giardini del Grattacielo. L’unione renderà sicuramente gli interventi più incisivi. Ma risponderà anche a un’oggettiva difficoltà, cioè quella della carenza di personale da impiegare sulle strade. «Non possiamo aumentare più di tanto il numero delle pattuglie sul territorio – spiega il prefetto Michele Tortora (foto a destra) –: possiamo però farle lavorare insieme, facendo servizi integrati».

Il prefetto non nasconde la sua preoccupazione per l’escalation criminale che si sta registrando nel quartiere Giardino. «Gli episodi degli ultimi giorni – chiarisce – confermano una situazione di difficoltà. Abbiamo già avuto un incontro la scorsa settimana, nel quale c’è stato uno scambio di informazioni tra le forze dell’ordine». Ormai è chiaro che dietro ai fatti di questi giorni si profili uno scontro tra bande di nigeriani, verosimilmente per contendersi il territorio di spaccio. Anche se mancano riscontri espliciti, è l’idea che si sono fatte anche le forze dell’ordine. «Il sospetto – chiosa Tortora – è che sia una lotta per il controllo del territorio che vede contrapposte diverse etnie di nigeriani. Al momento però non abbiamo ulteriori conferme».

Ma le ipotesi investigative vanno anche oltre. C’è infatti la sensazione che a fomentare la guerriglia tra bande ci siano dei nigeriani provenienti da altre province. Una sorta di infiltrati arrivati in città con lo scopo di allargare la propria sfera di dominio, oppure reclutati da gang ‘autoctone’ come manovalanza criminale. «Abbiamo il sospetto – conferma il prefetto – che tra i facinorosi ci siano anche persone venute da fuori. I servizi che porteremo avanti nei prossimi giorni avranno anche lo scopo di far emergere questo aspetto». Tortora conclude ribadendo la vicinanza delle istituzioni ai cittadini. «Non li lasceremo soli – afferma –. I residenti del Gad hanno bisogno del nostro sostegno. Faremo tutto ciò che serve per loro, perché hanno il diritto di vivere tranquilli».