Giustizia sotto tiro

IL COMMENTO

Ferrara, 22 marzo 2015 - Giorni duri per la giustizia ferrarese. Iniziati dalla decisione, corretta poi in corsa, di mettere ai domiciliari l’uomo che aveva appena massacrato di botte moglie e figlioletto.

E finiti ieri con la liberazione del marocchino, protagonista dell’alba folle di venerdì. Gli contestavano resistenza, violenza e lesioni: si è partiti da una pena base di 7 mesi, aumentati a 10 per la recidiva, a 12 per la continuazione, infine ridotti a 8 per il rito speciale. Ha collaborato nel far catturare il complice, ha raccontato di aver litigato con lui per bloccare la corsa e di aver tirato due volte il freno a mano. Ma non sapeva di viaggiare su un mezzo rubato.

Sarà. Intanto altri due carabinieri hanno rischiato la pelle e quanti altri potevano rischiarla se solo si fossero trovati lungo il percorso della Golf, gran parte in contromano?