Dopo i roghi c'è paura per nuovi raid alle auto

Argenta, spunta un filmato amatoriale girato la notte in cui sono scoppiate le fiamme FOTO

Una delle auto distrutte dalle fiamme

Una delle auto distrutte dalle fiamme

Ferrara, 20 gennaio 2015 - E' caccia aperta agli incendiari che la notte tra venerdì e sabato scorsi hanno dato alle fiamme quattro auto parcheggiate in via Ghini, ad Argenta. Un caso che ricoda quello del 9 dicembre scorso, in cui, forse la stessa banda di piromani, ha dato fuoco ad altre sei vetture, sempre nella stessa zona periferica della città. Le indagini avviate dai carabinieri sono serrate. In caserma sfilano tanti giovani, convocati per raccogliere informazioni e testimonianze.

Nelle mani degli inquirenti c’è una bottiglietta svuotata dal suo contenuto di benzina e, pare, anche un filmato amatoriale, girato nel buio di quella notte. È certo che si tratta di un evento doloso, un atto vandalico, così tanto per fare. Intanto da più parti politiche piovono le condanne agli incendi. A cominciare da Cesare Gaiani di Fratelli d’Italia, esponente anche del neo costituito comitato per la sicurezza partecipata. Che dice: «In fatto di criminalità, le cose stanno peggiorando. O comunque non migliorano, pur nella consapevolezza che qualcosa comunque è stato fatto. I risultati delle contromisure messi in campo insomma non stanno dando i risultati sperati. Non siamo fuori dall’emergenza, anzi. Bisogna dare di più. La gente continua ad essere preoccupata, anche di lasciare la macchina in sosta sotto casa. In tutto questo non è sufficiente che il sindaco si dica indignato, serve invece implementare e rivedere le azioni di contrasto. A cominciare ad esempio dall’insediamento della commissione per la sicurezza che non è stata ancora nominata. Perché?».

La stessa domanda se la pone anche Gabriele Strozzi di Forza Italia, che come ricetta punta ancora e sempre «sulla realizzazione della tenenza dei carabinieri». Mentre Luca Bertaccini del Movimento 5 Stelle spiega: «Esprimiamo il sostegno alle vittime dei teppisti. Ma la situazione purtroppo resta praticamente tale. Dunque noi confermiamo le proposte già avanzate in consiglio comunale, apprezzate ma poi bocciate, in tema ad esempio di pattugliamenti e controlli sul territorio. Ma soprattutto chiediamo che se ne discuta nelle sedi istituzionali appropriate». Dal canto suo Gabriella Azzalli chiosa: «Il sindaco grida basta, temo purtroppo che questo non impedirà il ripetersi di fatti a delinquere che creano grandi timori fra gli argentani. Finora Fiorentini si è sforzato a minimizzare, anche bocciando il nostro ordine del giorno presentato in consiglio comunale. Ma questi sono i risultati...».