Incendio devasta la ex Felisatti

"Di notte diventa rifugio di balordi". All’origine forse un fuoco per cucinare o una candela, ferito un pompiere

Lo stabilimento devastato dalle fiamme (Businesspress)

Lo stabilimento devastato dalle fiamme (Businesspress)

Ferrara - 22 giugno 2016. Un fuoco acceso per cucinare un boccone e poi sfuggito di mano o un maldestro tentativo di sciogliere la plastica delle canaline per rubare il rame. Sono le ipotesi tra le quali andrebbe cercata la causa scatenante dell’incendio che ieri mattina ha devastato circa duecento metri quadrati del capannone della ex Felisatti in via del Lavoro. Le fiamme sono divampate nella zona dove un tempo si trovavano gli uffici. In pochi minuti hanno incenerito tutto ciò che restava dell’azienda e quello che è stato in seguito portato dai numerosi senzatetto che vi trovano rifugio. Il livello di distruzione era talmente elevato che i vigili del fuoco hanno faticato a trovare elementi certi per stabilire l’origine del rogo. Fortunatamente, gli occupanti sono riusciti ad abbandonare l’edificio prima di rimanere intrappolati da fiamme e fumo.

L’ALLARME è scattato intorno alle 10. Un passante ha notato del fumo uscire dalle finestre della ex azienda proprio dietro alla stazione e ha chiamato i pompieri. Sul posto sono arrivati due mezzi dei vigili del fuoco e una pattuglia della polizia di Stato. La prima preoccupazione, ben sapendo che l’ex Felisatti è rifugio di diversi senzatetto, è stata assicurarsi che al momento dell’incendio non ci fosse dentro nessuno. I pompieri hanno domato le fiamme e poi si sono avventurati attraverso il fumo impenetrabile. Con l’aiuto di una termocamera, hanno escluso la presenza di persone. A quel punto hanno iniziato la messa in sicurezza dell’edificio e le indagini sulle cause. Il rogo, particolarmente violento, ha distrutto tutto ciò che c’era all’interno. I pompieri hanno trovato resti di masserizie, materassi, coperte e altro oggetti utilizzati dagli occupanti. Le alte temperature sviluppate dalle fiamme, hanno aperto delle crepe sulla parete al punto che i vigili del fuoco ne hanno dovuto accertare la solidità. Anche i soppalchi sono stati gravemente danneggiati e in parte sono crollati. Nel corso delle operazioni di spegnimento, un vigile del fuoco è rimasto vittima di un incidente. Mentre si faceva strada in mezzo al fumo, è caduto in un pozzetto al quale era stato tolto il tombino. È stato soccorso dal personale del 118 e trasportato in ospedale.

SULLE cause dell’incendio, che ha tenuto impegnati i pompieri fino alle 12.30, è ancora giallo. L’ipotesi più probabile è che i senzatetto che vi passano la notte abbiano acceso una candela o un fuoco, incendiando accidentalmente un materasso o una coperta. Non si esclude però la pista dei ladri di rame maldestri. I predoni dell’oro rosso infatti, per estrarre i fili elettrici e i cavi di rame in certi casi bruciano le canaline di plastica senza curarsi troppo delle conseguenze. È comunque un miracolo che l’incendio non abbia avuto conseguenze tragiche. Come spiega chi quella zona la conosce bene, la ex Felisatti è rifugio di sbandati e tossici. Spesso è anche teatro di liti violente. «Vengono alle mani per qualsiasi sciocchezza – spiega la fonte –. Anche per i posti letto».